Passione meccanica tinta di rosa

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marina zanottiPer la prima volta nel nostro tour fra i contoterzisti meccanici troviamo una donna nella posizione di comando. Di sé ella dice che cerca di portare un po’ di grazia femminile nel mondo dei trucioli, ma nel contempo non nasconde di essersi sempre sentita un po’ “maschiaccio” e di amare, più di ogni altro profumo, quello del ferro che si respira in officina.

Quando alla guida della nostra autovettura avvertiamo davanti a noi una situazione di pericolo è al pedale centrale del freno che portiamo istintivamente il piede confidando che l’apparato meccanico richiamato da tale azione si comporti con la massima efficacia, facendoci fermare in tempo e, quindi, senza… scomodare l’airbag. Un apparato al quale il settore automotive, in ognuna delle tipologie di freni via via proposte (da quelli a tamburo alle più recenti versioni a disco in materiale carbo-ceramico), ha sempre riservato studi approfonditi affinché l’aspetto sicurezza avesse l’assoluta priorità rispetto a tutti gli altri. Una direzione verso cui remano, insieme ai costruttori delle quattroruote, anche società specializzate in impianti frenanti a loro volta coadiuvate da esperti subfornitori operanti nel campo delle lavorazioni meccaniche di precisione. Fra questi ultimi, un posto di rilievo lo occupa la O.M.Z. S.p.A. come abbiamo appurato incontrandola nel comune di Crema dove risiede.

Continua a leggere l’articolo all’interno dello sfogliabile, da pagina 56: http://www.macchineutensilinews.it/numeri/201504-aprile/.

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