Miglioramento dello spessore in unico punto di formatura incrementale

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fig.2La SPIF – Single Point Incremental Forming, nata nel 1967, è una tecnologia di formatura incrementale della lamiera senza l’utilizzo di stampi, andando ad analizzare anche le sue potenzialità nell’applicazione a svariati materiali, dal titanio, alluminio a materiali compositi come il PVC. Tuttavia, tale processo è a oggi ancora rivolto ad applicazioni sperimentali, soprattutto a causa di due limiti principali la lentezza del processo e l’inaccuratezza geometrica. Seppur con tali limiti, il processo SPIF mostra grandi potenzialità per applicazioni industriali sistematiche vista la semplicità del processo, la necessità di macchinari semplici, l’assenza di stampi e la sua intrinseca flessibilità. Alcuni ricercatori hanno dimostrato come una deformazione appropriata del percorso permetta di ottenere un prodotto con ottime caratteristiche. È stata realizzata in primo luogo una tecnica di modellazione semplificata utilizzando l’analisi limite sequenziale. Tale analisi è in grado di prevedere la distribuzione dello spessore in maniera più veloce rispetto a un software a elementi finiti. L’affidabilità del modello è valutata confrontando sia i risultati sperimentali che quelli simulati. Questo modello è utilizzato per studiare l’effetto di vari percorsi di deformazione dello spessore distribuzione. La distribuzione di spessore del cono è migliorata significativamente rispetto a coni formati da un singolo stadio. Oltre a questo miglioramento, il nuovo SPIF multistadio può essere effettuato in molto meno tempo. L’obiettivo principale di questo lavoro è quello di adottare una migliore strategia di attuazione per il processo SPIF mediante il multistadio. Per questo scopo, è stato sviluppato un semplice modello basato sull’analisi limite sequenziale, partendo dal presupposto che l’eccessivo assottigliamento può essere evitato estendendo la zona di deformazione.

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