Una linea lean per l’assemblaggio di macchine

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La produzione di beni strumentali normalmente caratterizzata da volumi bassi ed estremamente variabili, sia in quantità sia nella tipologia di prodotti richiesti dai clienti.

Queste caratteristiche suggeriscono di rispondere alla domanda secondo un modello MTO (Make-To-Order), quando non addirittura ETO (Engineer-To-Order), di produrre esclusivamente le macchine richieste dai clienti e di utilizzare sistemi di assemblaggio a posto fisso.

Tuttavia, nel caso in cui i volumi produttivi raggiungano la piccola serie, può risultare interessante valutare il passaggio dalla modalità di assemblaggio in posto fisso al montaggio in linea, con rilevanti vantaggi in termini di efficienza del montaggio, di ottimizzazione degli spazi e di capacità produttiva realizzabile, a pari numero di operatori.

In questo contesto si possono anche applicare alcuni concetti tipici della lean production [Womack & Jones, 1996] quali il takt time, ovvero la cadenza di sincronizzazione della linea con il valore medio della domanda.

L’articolo prosegue all’interno dello sfogliabile, da pagina 42: http://pixelbook.tecnichenuove.com/newsstand/macchineutensili/viewer/72bdd7faa2bf66312cea9aad19925131.

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