Technology Hub 2016: ecco come sarà organizzato

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Technology Hub insideDroni che sorvolano i cieli come fossero dischi volanti per mappare e monitorare il territorio, robot in grado di collaborare con l’uomo nelle attività industriali, artigianali e assistenziali, sensori ultra performanti con interfacce naturali (cognitive) che potranno vedere e percepire l’ambiente che li circonda capendo le intenzioni dell’utilizzatore, stampanti 3D in grado di integrarsi ai processi produttivi esistenti contribuendo a renderli più efficienti e performanti. I dispositivi tecnologici dai film di fantascienza si sono spostati nella realtà compiendo una rivoluzione che sta modificando l’intero processo lavorativo, come conferma l’ultimo rapporto McKinsey, secondo cui, per ogni posto di lavoro perso, la tecnologia ne crea 2,6. Una trasformazione che dal 7 al 9 giugno 2016 sarà possibile toccare con mano al Technology Hub – l’evento professionale nato per mettere in contatto il mondo imprenditoriale con i fornitori delle nuove tecnologie e offrire numerose opportunità di business e networking. L’appuntamento fieristico, promosso da Senaf e in programma a Fieramilanocity, sarà composto da sei settori: 3DPrint, Additive Manufacturing, Droni, Elettronica e IoT, Material, Robot.

Tra questi, l’area Robot Hub darà ampio spazio a un’industria, quella robotica, che con più di 8.6 milioni di robot esistenti risulta essere il comparto in più rapida crescita in tutto il mondo e con molteplici campi di applicazione che vanno oltre l’automazione industriale, grazie alle ultime sperimentazioni in materia di robot di servizio e collaborativi.

Nei prossimi dieci anni potremo avere robot in grado di collaborare con l’uomo – spiega Giorgio Metta, direttore dell’iCub Facility dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Ci potranno essere i primi androidi domestici, con i quali potremo comunicare e a cui affideremo lo svolgimento di alcune attività semplici, oppure cui chiederemo supporto per l’assistenza agli anziani, o alle persone malate, in nostra assenza. Saranno quindi robot che comprendono la nostra socialità ed emozioni, sebbene a un livello semplice, e capaci di muoversi all’interno delle nostre case in autonomia”.

Un cambiamento a 360 gradi che sta modificando nel profondo abitudini e processi produttivi, e che il Technology Hub metterà in mostra presentando ai professionisti, nel vasto panorama disponibile, le ultime tipologie di droni esistenti nell’area Droni Hub, nonché gli utilizzi più interessanti.

La tendenza più significativa che caratterizza l’industria dei droni è il passaggio, sia da parte del pubblico che del privato, dall’impiego nelle operazioni militari e di difesa all’uso civile – commenta Luciana De Fino, presidente dell’Associazione Airdroni. Ad oggi questa tecnologia produce risultati stupefacenti in termini di rapporto costo-opportunità in settori come l’agricoltura, l’energia, l’intrattenimento, la sicurezza, ed il monitoraggio ambientale. Un trend destinato a crescere e ad avere impatti positivi sull’intero comparto ICT – continua Luciana De Fino. Il valore del mercato dei droni civili e commerciali secondo gli osservatori mondiali aumenterà, tra l’anno corrente e il 2020, con un tasso annuo di crescita composto pari al 19%. Nonostante i freni normativi, le questioni relative alla sicurezza, e le persistenti preoccupazioni sulla privacy notiamo, attraverso la nostra associazione, l’interesse degli imprenditori. Soprattutto sul fronte degli investimenti in ricerca, le aziende italiane che si dedicano allo sviluppo e commercializzazione di soluzioni, sia hardware sia software, puntano molto su questo settore”.

Dalla robotica su terra al controllo aereo, le scelte di business passano ancor prima attraverso la scoperta dei materiali più all’avanguardia. Per questo, Material Hub sarà lo spazio dedicato all’applicazione di nuove soluzioni legate all’innovazione di prodotto, come i micro e nano materiali, gli eco materiali e il grafene, in grado di rendere oggetti attualmente robusti, come ad esempio gli smartphone, più leggeri e flessibili. Uno scenario che presto vedrà l’introduzione di carta idrorepellente per giornali e imballaggi, cotone antibatterico per i vestiti, tessuti ignifughi e resistenti, fino alle spugne che assorbono l’olio e non l’acqua per la pulizia dei mari dagli inquinanti.

I materiali del futuro saranno protagonisti anche nelle aree 3DPrint Hub e Additive Manufacturing Hub dedicate alla stampa 3D e all’additive manufacturing. Secondo Marinella Levi, docente del Politecnico di Milano, “tra le potenzialità più spesso ricordate quando si parla di stampa 3D, l’innovazione nei materiali è tra le più rilevanti e attese. La possibilità di disporre di soluzioni all’avanguardia, affidabili, sicure, facilmente stampabili, potrà fare la differenza anche nello sviluppo di nuove applicazioni. Basti pensare alla possibilità di disporre, ad esempio, di materiali resistenti agli urti e con caratteristiche di ritiro contenute, così come quelli capaci di condurre il calore e l’elettricità, o quelli compositi rinforzati con particelle metalliche o fibre lunghe, che potranno aprire scenari ed applicazioni in settori che vanno dalla moda alla medicina, dall’artigianato alla nautica, e a molti altri oggi non ancora immaginabili”.

I tre giorni della manifestazione, sviluppata fra spazi espositivi, aree dimostrative, workshop e convegni, case history e presentazioni tecniche, saranno un’occasione per conoscere e vedere dal vivo tutti i comparti dell’innovazione in un unico vero e proprio hub tecnologico. Non mancheranno due hub specifici dedicati ad elettronica ed Internet of Things.

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