Vito Chinellato di EOS Italia: “Stampisti sempre più interessati alla stampa additiva”

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Vito-Chinellato-EOS

Tra i produttori di stampanti 3D industriali un ruolo di spicco è ricoperto da EOS. Fondata nel 1989 in Germania, ha un’offerta basata essenzialmente sulla tecnologia SLS (Sinterizzazione laser selettiva), con un’ampia gamma di modelli in grado di realizzare prototipi usando come materie prime plastica, metallo o sabbia.

«Rispetto alla vostra precedente inchiesta di un anno fa – afferma Vito Chinellato, country manager di EOS Italia – riscontriamo una maggiore accettazione da parte degli stampisti e degli stampatori della stampa additiva, che possono trarre i maggiori benefici dalla tecnologia della fusione diretta di metallo per la realizzazione, tra le altre cose, di canali di raffreddamento conformati. I punti di forza principali delle nostre stampanti sono sicuramente da individuare nella loro elevata produttività, mentre una linea di ricerca particolarmente interessante per gli stampisti sulla quale siamo concentrati oggi è nell’ambito dei stampi multicavità ad alto ciclo».

Le stampanti della gamma M di Renishaw sfruttano la sinterizzazione laser per fondere i metalli, con potenze che variano da 200 a 1000 W. Nella foto il modello M290.
Le stampanti della gamma M sfruttano la sinterizzazione laser per fondere i metalli, con potenze che variano da 200 a 1000 W. Nella foto il modello M290.

EOS ha una nutrita gamma di sistemi che stampano in 3D metalli per sinterizzazione laser, siglati M 280, M 290, M 400 e M 080. Anche in questo caso le prime tre variano per la potenza del laser, da 200 a 1000 W, e per le dimensioni di stampa (da 25 x 25 x 32,5 centimetri a 40 x 40 x 40 centimetri), mentre la Precious M 080 è la piccolina di casa EOS con un laser da 100 W e un’area di stampa di 8 centimetri di base e di 9,5 centimetri di altezza.

EOS dispone di varie tecnologie per la stampa 3D, tra le quali anche modelli come la Formiga P110 che sfrutta la sinterizzazione laser di materiali termoplastici, valida in particolare per le sue dimensioni compatte e per essere uno strumento adottabile da un’industria che vuole cominciare a portare al suo interno la prototipazione rapida e la produzione additiva di piccole serie. Stampa prototipi fino a una dimensione massima di 200 mm x 250 mm x 330 millimetri con una velocità massima di due centimetri di altezza all’ora. Lo spessore dei layer, gli strati, va da 0,06 a 0,12 millimetri in funzione del materiale impiegato.

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