Materiali cellulari: schiume e spugne metalliche

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Dallo studio dello scheletro umano lo sviluppo di nuovi materiali per rispondere alle innumerevoli esigenze dettate dal settore manifatturiero.

Con il termine materiali cellulari ci si riferisce a quella classe di materiali caratterizzati da bassa densitĂ  e alta porositĂ  ma proprietĂ  meccaniche interessanti. Di fatto, le strutture cellulari sono ampiamente presenti in natura e lo scheletro umano ne è un esempio: relativamente alta rigidezza e resistenza, ma bassa densitĂ  (e quindi leggerezza), con buona capacitĂ  di assorbire gli urti e di trasporto dei fluidi. Se dunque la natura ha dotato l’uomo di una struttura così efficiente, perchĂ© non replicare in maniera artificiale, sfruttando le caratteristiche offerte dai vari materiali? Partendo da questo presupposto, nascono i materiali cellulari artificiali, fra cui le schiume polimeriche sono oggi di ampio impiego. Attualmente stanno destando molto interesse anche i materiali cellulari che partono da metalli o leghe metalliche, noti come “schiume metalliche“. In realtĂ  andrebbe fatta una distinzione fra spugne (sponge) e schiume (foam): le prime sono caratterizzate da celle aperte, comunicanti, mentre le seconde hanno celle chiuse, non comunicanti. Nell’uso comune, si considerano schiume metalliche le dispersioni uniformi della fase gassosa in un liquido o in solido, dove il gas occupa piĂą del 70% del volume.

L’articolo prosegue all’interno dello sfogliabile, da pagina 82: http://pixelbook.tecnichenuove.com/newsstand/macchineutensili/viewer/7e7f438c7b88f7c889c168e0ee6d5a94.

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