Il ritorno della coppia conica

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autoNegli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, proprio in Italia, iniziò la “decadenza” della coppia conica per l’autotrazione.

Tutti ricordiamo, anche i più giovani, che fu proprio la Fiat a mettere sul mercato le prime vetture “popolari” dotate di motorizzazione e trazione sul ponte anteriore (come la 127 o la 128).

Erano vetture di “taglia” piccola, ma vennero presto imitate da altri costruttori europei, rendendo – in pochi anni – inutili intieri stabilimenti specializzati nella produzione di coppie coniche e ponti posteriori. Un esempio per tutti: l’eccellente e grande stabilimento Fiat di Vado Ligure.

L’affermazione crescente della soluzione “tutto avanti“, chiaramente, preoccupava sempre più chi, come Gleason Works,viveva” di soli ingranaggi conici. Anche se, fino ai primi anni ’70, era ancora convinzione diffusa tra gli “addetti ai lavori” che la soluzione FWD non avrebbe mai potuto essere considerata valida per vetture equipaggiate con motori “dai due litri in su“.

Quando anche questo presunto limite “insuperabile” cominciò a vacillare (per restare in casa nostra, basterà ricordare vetture quali la Thema, la Croma e la 164), la menzionata Gleason Works dovette prendere la “storica” e irreversibile decisione di entrate anche nell’assai più vasto campo degli ingranaggi cilindrici.

Qualche decina d’anni dopo quella svolta storica, però, assistiamo ad un ritorno sempre più deciso delle trasmissioni posteriori dotate di coppia conica.

Possiamo, anche questa volta, tirare in ballo la casa di Torino (ora FCA), che proprio in questi mesi presenta sul mercato una vettura “chiave” per il futuro del glorioso marchio Alfa Romeo, dotata di motorizzazione anteriore e ponte/propulsione posteriore.

E non si tratta di un solo modello, ma di una famiglia che – assieme all’altro prestigioso marchio di casa (Maserati) – conta di diventare piuttosto numerosa.

Non solo: per tutti questi nuovi modelli sono previste versioni 4WD, con ulteriore aumentata necessità di disporre di coppie coniche e gruppi differenziali.

E versioni 4WD sono previste pure per tutte quelle “nuove” tipologie di vetture che in questi anni si sono impadronite di fette sempre più grandi del mercato mondiale: i SUV, le crossover“, i fuoristrada” (veri o presunti tali), i trucks e le super sportive, per non contare certe piccole utilitarie “tuttofare” (ad esempio, la “nostraPanda).

Come se ciò non bastasse, infine, ogni nuova trasmissione nasce prevedendo l’adozione di dentature coniche rettificate.

Tutto ciò richiede stabilimenti, macchinari e personale che non esistono più: ecco dunque aprirsi nuovi orizzonti per i contoterzisti più “attrezzati“.

Il ritorno della coppia conica, infatti, porta con sé esigenze tecnologiche sempre più impegnative: ingombri e pesi sono diventati parametri fondamentali per il downsizing imperante in ogni nuovo progetto, cosicché si deve ricorrere sempre più a disegni compatti, dimensioni ridotte, qualità generali e specifiche delle dentature più elevate, materiali più pregiati e curati, finiture più raffinate.

Nel campo automobilistico, insomma, potrà godere di questa rinascita del mercato “conico” solo il contoterzistaaggiornato, attrezzato e reputato capace di partecipare anche alla fase dello sviluppo; nonché in grado di fornire gruppi completi, pronti per il montaggio in vettura.

di Fabio Pederneschi

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