Il Garante per la protezione dei dati personali, con newsletter n. 419 del 15 settembre, ha ribadito che il monitoraggio massivo delle attività in internet (posta elettronica e navigazione web) dei propri dipendenti, sono in contrasto con il Codice della privacy e con lo Statuto dei lavoratori.
Il Garante ha inoltre sottolineato che il datore di lavoro deve:
• privilegiare misure graduali, al fine di rendere assolutamente residuali i controlli più invasivi, legittimati solo in caso di individuazione di specifiche anomalie;
• fornire agli utilizzatori della rete un’idonea informativa privacy, che non può limitarsi alla sola comunicazione al personale del regolamento relativo al corretto utilizzo degli strumenti elettronici.
Le imprese associate possono chiedere alla segreteria Ascomut la pubblicazione “La nuova disciplina sui controlli a distanza” curata dai Servizi Sindacali di Confcommercio Milano.