Trend 4.0, la marea digitale coinvolge anche le Pmi

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Quella che sta montando in Italia negli ultimi tempi si può a buon diritto definire un’ondata, anzi, una vera e propria marea digitale. E se all’inizio a seguire la strada del 4.0 erano solo le realtà più grandi, ora il fenomeno coinvolge anche le piccole e medie imprese, che si stanno dotando di sistemi all’avanguardia per non perdere, o per accrescere, la propria competitività su un mercato sempre meno disposto a perdonare chi resta indietro.

A testimoniare questo trend è l’impennata del mercato digitale italiano, che stando ai dati Assinform, elaborati in collaborazione con NetConsulting Cube, nei primi sei mesi del 2016 è cresciuto dell’1,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si parla di 31.953 milioni di euro, e già si intravede una crescita per l’intero 2016 dell’1,3% a 65.759 milioni a fronte di una crescita 2015 dell’1%. Nell’ambito dei singoli comparti, gli andamenti dei diversi segmenti hanno una volta di più confermato il rallentamento di quelli più tradizionali e il dinamismo di quelli più legati alla trasformazione digitale dei modelli produttivi. In particolare, il comparto del software e delle soluzioni ICT, già in ripresa da due anni e legato più di ogni altro all’innovazione, ha mostrato nell’insieme un notevole dinamismo, raggiungendo a metà anno 2.863 milioni di euro (+4,8%). E’ evidente il segno della trasformazione in atto anche nel nostro settore: infatti, è cresciuto bene software applicativo (2.034 milioni, +7,1%) e proprio sull’onda delle componenti più innovative come piattaforme per la gestione web (+15,2%) e IoT (per il manufacturing, l’energy management, l’automotive +16,4% a 815 milioni), mentre le soluzioni applicative tradizionali (-0,2% a 1.060 milioni) sono risultate sostanzialmente stabili. Il che significa che sempre più imprese del nostro settore si stanno digitalizzando, rivedendo in chiave 4.0 i loro modelli e processi produttivi. La via, insomma, appare segnata.

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