Quali rischi minacciano le imprese nel 2018?

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gestione rischi per le imprese e risk management

Allianz Risk Barometer: i rischi per le imprese nel 2018

Pubblicato l’Allianz Risk Barometer, il documento stilato da 1.900 esperti provenienti da 80 Paesi, che delinea gli scenari più temuti dalle imprese per il 2018. Si tratta del settimo documento pubblicato annualmente da Allianz Global Corporate & Speciality (AGCS), società del Gruppo Allianz per l’assicurazione degli affari large corporate e speciality.

A spaventare maggiormente le imprese risultano l’interruzione di attività e i rischi informatici; guadagnano posizioni i timori legati alle catastrofi naturali ed al cambiamento climatico. Preoccupano di meno, rispetto gli anni precedenti, gli inaspettati sviluppi di mercato.

I rischi più temuti dalle imprese a livello globale

Rischio da interruzione attività

A livello globale il pericolo più sentito è quello derivante dall’interruzione di attività; tale rischio colpisce tanto le grandi quanto le piccole imprese. Concorrono in questo scenario varie ipotesi: dal fermo di attività causato da incendi a quello derivante da disastri naturali fino alle interruzioni della supply chain; a questi scenari più tradizionali si vanno a sommare i fattori scatenanti derivanti dalla digitalizzazione e dall’interconnessione. Indipendentemente dall’azienda, nell’attuale contesto, ogni blocco temporaneo o prolungato ha un effetto devastante sui ricavi. Basti pensare infatti che un blackout del Cloud della durata di 12 ore per le aziende dei settori finanziario, sanitario e retail potrebbe causare perdite di 850 milioni di dollari in Nord America e di 700 milioni in Europa.

Rischi informatici

Negli ultimi 5 anni hanno subito un’impennata i rischi informatici (che partiti dal 15° posto hanno raggiunto il secondo). Rientrano in tale categoria varie minacce come la violazione dei dati, la cessazione di attività in seguito ad un blocco informatico o gli attacchi degli hacker. Interconnessione e dipendenza tecnologica sono ormai realtà e quando vengono minacciate il prezzo da pagare è salato, basti pensare al bilancio di attacchi informatici come WannaCry o Petya. A questi fattori di rischio va a sommarsi il rischio privacy; tale disciplina in America è già normata e tutelata mentre in Europa il 2018 vedrà un aumento dei controlli a tutela dell’utente e maggiori sanzioni per le imprese che non si adegueranno al Regolamento generale sulla protezione dei dati il cui ingresso in vigore è previsto per maggio.

Rischi derivanti da catastrofi naturali

L’Allianz Risk Barometer 2018 registra anche un incremento della sensibilità verso il rischio metereologico e a quello derivante da catastrofi naturali. In questo caso gli uragani Harvey, Irma e Maria hanno scosso l’opinione di molti; le perdite economiche causate da catastrofi naturali nel 2017 ammontano a 137 miliardi di dollari. Quello che emerge è che, mano a mano che le industrie diventano più snelle ed interdipendenti, le catastrofi naturali possono coinvolgere una grande varietà di settori che a prima vista non potrebbero sembrare direttamente correlati.

La classifica

Per ricapitolare i 10 rischi più temuti dalle imprese a livello mondiale nel 2018 risultano essere:

  1. Interruzione di attività
  2. Rischi informatici
  3. Catastrofi Naturali
  4. Cambiamenti nei mercati
  5. Cambiamenti nello scenario legislativo e regolamentare
  6. Incendio ed esplosioni
  7. Nuove tecnologie
  8. Danno reputazionale o di immagine
  9. Rischi politici
  10. Cambiamento climatico / aumentata instabilità metereologica

Focus Italia

Per quanto concerne il nostro Paese non cambia molto rispetto alla situazione globale. Ai primi posti si confermano rischio derivante da interruzione di attività, rischi informatici e catastrofi naturali. La minaccia che guadagna più posizioni è quella derivante dal danno reputazionale o dal danno d’immagine che passa dalla decima posizione del 2017 al 4° posto.

Entrano ex novo in classifica i rischi correlati all’impatto delle nuove tecnologie, all’inquinamento e all’aumentata instabilità metereologica.

Sentiti sono anche i problemi derivanti da cambiamenti nello scenario legislativo e nei mercati; a spaventare le imprese infatti sono la potenziale disgregazione dell’eurozona con la perdita dei benefici di un mercato unico, la Brexit e le nuove tendenze protezionistiche da un lato e la maggior volatilità dei mercati, la crescente competizione e le stagnazioni o eccessive fluttuazioni del mercato dall’altro.

Focus settore manifatturiero

Al primo posto nel settore manifatturiero pesa il rischio derivante dall’interruzione di attività, in questo settore più di altri infatti anche il peso della supply chain è sentito maggiormente. Nei due posti successivi si collocano i rischi informatici derivanti da guasti dell’IT, crimine informatico e violazione dei dati e le catastrofi naturale con i pericoli causati da inondazioni tempeste, terremoti e quant’altro.

Vista la natura delle imprese spaventa il pericolo di incendio ed esplosioni nelle officine, che fa salire tale rischio al 4° posto in classifica. Completa la Top 5 il rischio derivante da mancanza di qualità, difetti seriali e richiamo di prodotti nuovi.

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