Linear&Actuation Technology: il medicale ha il vento in poppa

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Sempre più compatte e silenziose, le guide e le viti SKF rappresentano la soluzione ideale per movimentare i sistemi automatizzati impiegati nelle analisi mediche, un settore di business in crescita verticale, dove bisogna farsi piccoli per diventare grandi.

Archiviato un 2017 da incorniciare, l’area meccatronica della Linear & Actuation Technology SKF (+6,7% di fatturato in Italia, +15% a livello di Gruppo sul 2016) è intenzionata a proseguire il suo trend di crescita puntando sul settore medicale, all’interno del quale le analisi condotte da ospedali e centri di cura sono ormai completamente automatizzate. L’enorme flusso di campioni di materiale organico, infatti, è organizzato su sistemi in grado di leggere la provetta e smistarla automaticamente al laboratorio di competenza, dove viene analizzata. Per fare questo percorso, le provette devono viaggiare sull’asse orizzontale per decine, talvolta centinaia di metri, così come devono compiere movimenti verso l’alto o verso il basso sull’asse verticale.

Una manna dal cielo per le guide e le viti SKF, che tuttavia per svolgere il loro compito hanno dovuto adattarsi alle specifiche condizioni di esercizio: “Le applicazioni del settore medicale sono miniaturizzate – spiega Paolo Chiavassa, Business Development SKF – stiamo parlando di piccole frese, analizzatori chimici o analizzatori robotici da laboratorio che spesso misurano poche decine di centimetri, per i quali sono necessarie guide e viti di dimensioni ridotte, basti pensare che SKF produce una guida di appena 7 millimetri di larghezza, mentre il diametro della nostra vite più piccola misura solo 8 millimetri”. Oltre ad avere dimensioni estremamente compatte, le mini-guide e le viti SKF devono garantire un’estrema accuratezza e fluidità del movimento, per via della fragilità della provetta, oltre a un bassissimo livello di rumorosità, fattore poco compatibile con tutto l’ambiente medicale.

Dopo aver sviluppato un’offerta in linea con le esigenze del settore medicale, l’unità LAT ha iniziato a proporla al mercato, raccogliendo in breve tempo ottime risposte: la prima è arrivata dall’ungherese 77Elektron, azienda specializzata nella produzione degli analizzatori, che dopo aver testato i nostri prodotti ha siglato un contratto per la fornitura di mini-guide e viti SKF. Proprio in questi mesi, tra l’altro, la società ungherese sta sviluppando una nuova macchina sulla quale monterà le soluzioni per il movimento lineare SKF, che quindi nel corso del 2018 vedrà crescere i volumi di vendita. L’altra bella novità è il contatto con Inpeco, brillante realtà svizzera specializzata nell’automazione delle analisi medicali che ha il suo più importante polo produttivo a Val della Torre, in provincia di Torino. Nata nel 1990, Inpeco ha triplicato in cinque anni il numero di addetti proprio per la crescita verticale di questo segmento di business, che alla fine del 2016 li ha portati a installare ben 1334 sistemi automatici in altrettanti ospedali in tutto il mondo. Con Inpeco il team LAT ha avviato una proficuo confronto sulle possibili forme di una collaborazione che potrebbe diventare una vera e propria partnership. A prescindere dall’esito della discussione, una cosa è certa: il settore medicale è un’ottima cura per il business SKF.

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