Con un roadshow implicitamente intitolato alla via italiana alla digitalizzazione il colosso dell’ERP di origine tedesca SAP ha celebrato il suo 30esimo anno di attività nel paese, ma lo scopo-principe è stato dare alle imprese temi di riflessione sul vero senso dell’Industria 4.0.
Efficienza nella gestione dei dati
Per onorare il suo 30esimo anno di attività in Italia lo storico fornitore di sistemi ERP (Enterprise Resource Planning) SAP ha scelto la vicinanza a quelle medie aziende del settore manifatturiero che nel paese rappresentano lo zoccolo duro della sua clientela. Marginale è stato però l’aspetto puramente celebrativo che ha lasciato invece spazio ampio alla riflessione sulle evoluzioni dell’impresa italiana alle prese oggi con la quarta rivoluzione industriale. Approdata alla patria d’elezione della siderurgia e della metallurgia nazionale – la provincia bresciana – SAP ha voluto indagare al di là di ogni possibile retorica su come essa stia approcciando un cambiamento del quale la digitalizzazione è protagonista. E nel cui contesto il dato è re. Nel corso della tavola rotonda che ha concluso l’evento “Made in Italy“.
Durante “Made in Digital” è stato giustamente osservato che il tema della gestione proattiva delle informazioni è stato affrontato dalle società del territorio molto prima dell’avvento dell’Industria 4.0. Tuttavia il problema è ora quello di dare un senso a moli informative che aumentano con rapidità impressionante; perché esse possano servire efficacemente la causa dei processi decisionali. L’esempio portato da Lucio Lamberti, professore di Marketing alla School of Management del Politecnico di Milano, è quello delle automobili, ormai trasformatesi in contenitori di tecnologie capaci di processare ed elaborare sino a 20 GB al minuto. Scegliere, in contesti ancora più ampi quali quelli dell’imprenditoria manifatturiera, cosa sia realmente utile al business e cosa no, è il vero dilemma cui hi-tech e menti umane devono dare risposta.