Oticon vince la sfida tecnologica grazie ai robot collaborativi

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Oticon è tra le tre più grandi realtà nel mondo nel settore degli apparecchi acustici e fornisce, oltre che personal device per ipoudenti, attrezzature audiovisive e sistemi audio per chiese e musei. Ha sede in Danimarca e riunisce oltre 3500 dipendenti nel mondo.

Il gruppo ha introdotto alcune soluzioni di robotica industriale nelle proprie linee già dieci anni fa che, tuttavia, trattandosi di robot a 2 e 3 assi, hanno cominciato a segnare il passo. I progressi continui dell’ingegneria medica, accompagnati dalla miniaturizzazione progressiva dei componenti e delle tecnologie, hanno spinto Oticon a ripensare la sua dotazione robotica.

La miniaturizzazione è una sfida da cobot

Per Oticon è fondamentale poter disporre di robot in grado di manipolare con sicurezza e precisione componenti spesso più sottili di 1 mm e di interagire con gli operatori – e con le macchine – in totale sicurezza. Inoltre, l’ampliarsi della gamma di apparecchi proposti dal marchio richiede che il robot possa essere applicato con rapidità e facilità su molte operazioni diverse.

La soluzione scelta per soddisfare queste esigenze è stato un Universal Robots UR5, modello intermedio fra quelli prodotti dal leader mondiale del settore. UR5 è un robot collaborativo caratterizzato da una flessibilità molto elevata. Con un payload di 5 Kg e uno sbraccio di 850 mm, il cobot è in grado di essere applicato sia in operazioni di pick&place, come nel centro di stampaggio plastico ad iniezione di Oticon, dove preleva con un sistema di aspirazione a vuoto fino a 4 elementi per volta, sia in operazioni di asservimento macchine, packaging, testing.

UR5 ha automatizzato il processo rendendolo più efficiente, veloce e preciso e strutturandolo in cicli di lavoro che variano dai 4 ai 7 secondi, a seconda delle dimensioni della partita in lavorazione. L’ampia gamma di movimenti possibili grazie ai 6 assi del robot collaborativo, ha risolto una difficoltà che Oticon sperimentava con le sue precedenti dotazioni robotiche: la rimozione di pezzi rimasti eventualmente bloccati nello stampo.
Questa operazione comportava dei fermo macchina e un intervento manuale da parte degli operatori, con conseguente spreco di tempo e perdita di efficienza. UR5 ha risolto questo problema automatizzandone e ottimizzandone la risoluzione.

Avete “sentito bene”: rapido, semplice e flessibile

Oticon è impegnata nella produzione di lotti di prodotto diversi, sia per dimensioni che per componenti, per far fronte alle molteplici esigenze dei suoi clienti. UR5, in virtù della sua semplicità di programmazione e della rapidità con cui entra in produzione, è stato la scelta ideale per Oticon e le ha consentito di rispondere con efficienza ai suoi fabbisogni produttivi.

La rapidità di integrazione che caratterizza i robot collaborativi Universal Robots è la somma di diversi fattori. Da un lato concorrono le funzioni di sicurezza: nativamente integrate nei cobot, rendono superflua l’installazione di barriere di protezione, previa analisi dei rischi. Questo si traduce in un risparmio di spazio, tempo e denaro; in secondo luogo, i cobot UR presentano una fase di programmazione semplice e intuitiva e nella maggior parte dei casi non richiedono il coinvolgimento di tecnici specializzati. Al contrario, utilizzando la modalità “Free drive” e muovendo il braccio del robot attraverso la traiettoria desiderata, è oggi possibile per ogni tecnico di Oticon programmare le sequenze di movimenti del cobot.

Dall’estrazione del robot collaborativo dalla sua scatola all’entrata in servizio, spesso trascorre meno di un’ora. Oticon ha sperimentato immediatamente questa semplicità integrando rapidamente il cobot nella sua linea di stampaggio plastico.

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Universal Robots

Universal Robots è stata fondata nel 2005 dall’attuale cto, Esben Østergaard, che voleva rendere il mondo della robotica industriale accessibile a tutti tramite robot compatti e versatili, user friendly, venduti ad un prezzo ragionevole, collaborativi e sicuri per automatizzare quasi ogni processo industriale. Dal lancio del primo cobot UR, nel 2008, la società è cresciuta considerevolmente grazie ai propri robot collaborativi venduti, oggi, in tutto il mondo. La società, parte del gruppo americano Teradyne, con sede a Boston, ha headquarter a Odense e filiali presenti in Italia, USA, Germania, Francia, Spagna, Repubblica Ceca, Turchia, Cina, India, Singapore, Giappone, Corea del Sud e Taiwan. Nel 2017, Universal Robots ha registrato un fatturato di 151 milioni di euro.

www.universal-robots.com/it

Oticon

La missione di Oticon è aiutare le persone con difficoltà uditive a utilizzare appieno il proprio potenziale, per vivere la vita che desiderano con l’udito che hanno.

Con questo intento, la società è sempre stata protesa alla leadership nelle soluzioni acustiche d’eccellenza, e ad offrire tecnologia e audiologia all’avanguardia. Ma per aiutare le persone a utilizzare appieno il loro potenziale, oltre alla scienza acustica più avanzata e al design più innovativo ci vuole ben altro. Attraverso la promessa people first, Oticon ha posto la massima attenzione nel capire e rispettare ciò di cui le persone hanno bisogno, desiderano e da cui sono guidate. Questo, da sempre, è il cuore di tutte le innovazioni: porre le esigenze e i desideri di ogni persona con difficoltà uditive prima di tutto.

www.oticon.it

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