EOS: stampa 3D tra impresa e università

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La manifattura additiva in Italia sta crescendo grazie anche a case history che provengono sia dal mondo dell’università sia dal mondo dell’industria. EOS, tra i principali produttori di sistemi per la stampa 3D, ha organizzato un incontro per farci conoscere due eccellenti protagonisti.

L’Italia della stampa 3D

Un’Italia decisamente brava a innovare, densa di realtà che non esitano a fare propri i riconosciuti benefici della manifattura additiva e di università che stanno lavorando intensamente e con efficacia per fare da anello di congiunzione tra il mondo del lavoro e quello della formazione e della ricerca, preparando i “tecnici additivi” del futuro. È il quadro tratteggiato da EOS, uno dei principali fornitori di soluzioni per stampa 3D in metallo e in polimeri, nel corso di un incontro nel quale ha voluto portare le testimonianze di due esponenti di queste due aree: Luca Iuliano, professore di Tecnologie e Sistemi di Produzione del Politecnico di Torino, e di Vanna Menco, amministratore delegato di Prosilas, service specializzato in prototipazione e produzione rapida.

EOS si può annoverare sicuramente tra i pionieri della stampa 3D dal momento che è stata fondata nel 1989. Oggi fornisce sistemi per la produzione additiva di metalli e polimeri, tra i quali possiamo citare in particolare il sistema P 396, l’M 290 e l’M 400-4. Recentemente, inoltre, il gruppo ha presentato anche il P 500 (ne parliamo nel riquadro in queste pagine). La base installata di sistemi EOS a livello mondiale supera le 3.000 unità, che rappresentano approssimativamente il 49% del mercato per i polimeri e il 51% per i materiali metallici.

Ma torniamo all’incontro. «Credo che il mondo della ricerca e quello dell’imprenditoria in Italia – ha commentato Giancarlo Scianatico, regional manager per l’Italia di EOSpossano trarre lezioni importantissime dall’esperienza del Politecnico di Torino e di Prosilas, che hanno saputo innovare i settori in cui operano percorrendo una strada ancora poco battuta in Italia. I successi accademici e imprenditoriali di questi due campioni dell’additive manufacturing ci fanno capire come sul nostro territorio ci siano davvero straordinarie opportunità sia in termini di business, sia sotto il profilo della formazione per quei talenti che rappresentano la base del successo di questo mondo nei prossimi anni. Essere promotori della crescita e dell’espansione di questo ecosistema ci rende orgogliosi e ci fa capire che stiamo andando nella giusta direzione per migliorare il futuro di questo paese».

 

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