Un passo oltre l’automazione

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Sensori, algoritmi avanzati, tecnologia e materiali: è l’automazione. Una piccola aggiunta di intelligenza artificiale e si arriva al robot.

Automazione o automatizzazione?

Se in produzione si sostituisce una macchina utensile con una più automatica, significa che si è fatta automazione? Certamente no: si è semplicemente fatta dell’automatizzazione. Diversamente, se la sostituzione della macchina utensile è collocata all’interno di un piano strategico, che comporta un cambio nella visione generale del processo produttivo, con l’introduzione (o l’evoluzione) di livelli di interazione differenti fra le varie componenti del sistema azienda, allora ha senso parlare di automazione. E l’automazione diventa tecnologia, ma una tecnologia pensata e progettata, in grado di coinvolgere le varie componenti, sia da un punto di vista tecnico che organizzativo, quindi con un forte impatto sull’aspetto produttivo.

L’automazione non è una macchina, o un dispositivo, ma è un insieme di metodologie, controlli automatici, e tecnologie, meccaniche, elettroniche, informatiche che permettono di automatizzare un processo produttivo, assumendo quindi un significato molto ampio. Gli obiettivi in questo caso potrebbero essere sintetizzati in tre punti chiave:
• Intervento umano nullo, o ridotto al minimo. L’obiettivo è una maggiore efficienza e affidabilità, con una continuità nel tempo e una riduzione di costi
• Raggiungimento di livelli di velocità, precisione e ripetibilità continue, umanamente impossibili
• Esecuzione di operazioni-lavorazioni potenzialmente pericolose per l’uomo, sia riferendosi a pericolosità oggettiva, che rispetto alle normative vigenti in tema sicurezza

 

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