Il principale motivo per cui in un’azienda si commettono troppi errori e si ottengono scarsi risultati è da imputare principalmente a una scarsa motivazione del personale. Di conseguenza, uno dei principali compiti del titolare (o del manager) è, di fatto, quello di mantenere alta la motivazione dei propri dipendenti e collaboratori al fine di creare un ambiente di lavoro sereno e proattivo.
Come motivare il personale? Consigli pratici…
La motivazione è l’espressione delle cause che inducono una persona a compiere una determinata azione. Se manca la motivazione è probabile che l’azione svolta sarà di scarso valore o successo.
Vediamo di seguito alcune delle principali attività che, se messe in pratica dalla direzione aziendale, possono portare a un immediato aumento della motivazione e della “voglia di fare” da parte del personale.
- Apprezzamento per il lavoro svolto: l’apprezzamento sincero e specifico per azioni e compiti svolti in maniera lodevole rappresenta un ottimo strumento di gestione del team e aumenta il livello di motivazione di dipendenti e collaboratori.
- Coinvolgimento: fa riferimento al concetto di “sentirsi parte di qualcosa”, se una persona si sente parte di un qualcosa di più grande la motivazione aumenta.
- Parlare al cuore: quanto un titolare d’azienda tiene ai propri dipendenti? Questo punto si riferisce al vero interesse che si prova per gli altri al di là del lavoro. Non significa caricarsi dei problemi dei collaboratori ma conoscerli e ascoltarli come persone. Cosa fanno dopo il lavoro? Come va a casa? A volte semplicemente porre una domanda e ascoltare la risposta può fare miracoli per il livello di motivazione.
- Piano incentivi: è importante inoltre che l’incentivo economico venga sempre erogato al raggiungimento di un risultato, diversamente non stiamo parlando di incentivo inteso come “cosa che motiva a fare”.
Per concludere è importante ricordare che oggi è il capitale umano che genera il capitale economico.
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