Ecoefficienza nel recupero dell’energia idraulica

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Eco’nergy è il sistema di recupero dell’energia idraulica brevettato dalla francese Manu Lorraine. I vantaggi? Significativi e apprezzabili su escavatori idraulici di diverse taglie.

Escavatori idraulici: cosa bolle in pentola?

Il recupero dell’efficienza idraulica sulle macchine movimento terra vede gli escavatori idraulici fra i principali protagonisti. Le motivazioni sono semplici: sono i più diffusi. E sono i più diffusi perché sono i più polivalenti. Qualità che ha portato lo sviluppo degli impianti idraulici a livelli di assoluta eccellenza rispetto alle altre macchine movimento terra. Questo per il loro impiego come portattrezzi prima ancora che come mezzi da “semplice” scavo. I costruttori sono da tempo concentrati sul risparmio di carburante con soluzioni che si sono sempre più affinate. Cura dell’efficienza dell’accoppiamento fra motore e pompe, ricircolo dei flussi di olio idraulico fra un cilindro e l’altro bypassando parte dell’impianto, gestione elettronica che opera su portate e pressioni delle pompe a prescindere dal numero di giri del motore, modalità operative preimpostate in modo da migliorare l’operatività. Macchine che, oggi, possono sostanzialmente definirsi mature e il cui sviluppo sta prendendo strade spesso divergenti a seconda del costruttore.

Alcuni propongono modelli ibridi diesel-elettrici. Altri invece offrono macchine con distributori in grado di immagazzinare l’energia idraulica e ridistribuirla verso altre funzioni senza passare per le pompe. Soluzioni che non sono risolutive per diversi motivi. In alcuni casi, come nell’ibrido diesel-elettrico, ci sono evidenti cali prestazionali in alcune applicazioni. Laddove il recupero avviene in modo completamente idraulico, si ha una complessità dei componenti che comporta difficoltà costruttive e, successivamente, gestionali, di non poco conto. Spesso questa complessità idraulica annulla i propri vantaggi rispetto a concorrenti di pari classe in cui si sia ben lavorato sull’efficienza meccanica. In entrambi i casi la scelta di macchine con queste soluzioni si limita a uno, al massimo due modelli, all’interno di una vasta gamma di mezzi convenzionali.

 

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