L’efficacia della fresatura dinamica HDC

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Accelerare i processi di lavorazione, anche su materiali difficili o di nuova generazione, è oggi possibile grazie alla fresatura dinamica HDC.

Asportazione truciolo al passo col mercato

L’incremento del volume di truciolo prodotto nell’unità di tempo è uno dei fattori che garantiscono l’aumento della produttività. Ma è ormai noto che molti sono i fattori che influiscono sulla produttività e l’efficienza della lavorazione, e di ognuno di questi è importante tener conto: dal software CAM, all’ambiente macchina, agli utensili, per arrivare ai parametri di taglio da impostare. La fresatura dinamica, nota come HDC (High Dynamic Cutting) o fresatura trocoidale dinamica, rende possibile asportare materiale in maniera efficiente, con un processo produttivo altamente sicuro.

Gli obiettivi di un processo di taglio HDC sono l’incremento della produttività, la riduzione dei costi utensile e il miglioramento globale della sicurezza di processo, in modo da poter far fronte in maniera adeguata alle richieste del mercato, che vuole prodotti di qualità, a prezzi contenuti e consegnati in tempi molto ristretti.

La letteratura definisce la fresatura trocoidale (dal greco trochos, ruota) come:

una fresatura circolare con movimenti simultanei in avanti. La fresa rimuove ‘falde’ ripetute di materiale in una sequenza di percorsi a spirale continua dell’utensile, compiuti in direzione radiale.

Di fatto le lavorazioni HDC nascono dallo studio della truciolatura, in particolare dalle teorie riguardo l’assottigliamento del truciolo durante le operazioni di taglio. Contrariamente a quanto avviene con la fresatura convenzionale, nel caso della trocoidale, il percorso della fresa è a spirale, con ridotte larghezze di taglio radiali (ae), andando così a ridurre il carico e l’usura dell’utensile. Infatti, la riduzione di ae comporta una diminuzione del calore prodotto durante il taglio e una riduzione sia delle forze di taglio che del carico sul mandrino.

 

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