Laboratori MECSPE 2019 per la Fabbrica Digitale

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La via italiana per l’Industria 4.0. Ecco il punto su conoscenza, investimenti e formazione con il percorso che Senaf ha intrapreso oramai da anni, con gli appuntamenti in giro per l’Italia volti ad ascoltare le imprese metalmeccaniche. Si tratta di un viaggio nel quale non si ha solo l’obiettivo di visitare i distretti strategici dell’Industria italiana, ma anche di migliorare la propria conoscenza dello stato dell’arte delle imprese meccaniche, con attenzione a competitità e innovazione. In ogni tappa della road map sono stati messi a fuoco differenti focus, affiancando al dibattito la presentazione di dati territoriali dell’Osservatorio MECSPE, con le analisi congiunturali e previsionali delle PMI.

Cominciamo questo articolo con un aforisma di Lao Tzu, cinese ovviamente, personaggio storico, filosofo, conosciuto nel mondo in quanto fondatore del Taoismo: “Ogni lungo viaggio, comincia con un primo passo”. In questo aforisma c’è l’essenza dello svolgimento della vita, la sequenza lunghissima di attività, azioni, che quotidianamente si compiono. C’è la crescita dell’essere umano, la conoscenza, il miglioramento continuo di se stessi. Durante il viaggio, se si è pronti ad ascoltare, si impara e si migliora il mondo circostante, migliorando se stessi. Ebbene anche il percorso che Senaf ha intrapreso oramai da anni, ovvero quello degli appuntamenti in giro per l’Italia, volti ad ascoltare le imprese metalmeccaniche con i relatori che nobilitano sempre gli eventi, è un viaggio dove non si ha solo l’obiettivo di visitare i distretti strategici dell’Industria italiana, di presentare indirettamente il Mecspe, bensì di migliorare.

Migliorare la propria conoscenza dello stato dell’arte delle imprese meccaniche, la conoscenza rispetto a quanto queste stesse quotidianamente compiono per essere sempre competitive, innovative e leader a livello mondiale, migliorare quel contenitore, quei padiglioni della fiera di Parma, che tra poco più di un mese, ospiteranno tra le migliori aziende manifatturiere del nostro Paese in occasione del Mecspe. Padiglioni che ben presto si riempiranno di persone, imprenditori ed imprenditrici, storie, qualità, professionalità, competenze, tradizioni, innovazione, ricerca, attenzione al cliente, futuro, che le nostre imprese metalmeccaniche sanno ben esprimere, portando questo comparto ai massimi livelli non solo europeo ma anche internazionale.

Un momento durante l’evento Osservatorio MECSPE a Brescia

Le tappe del viaggio

Così Senaf da anni ha deciso di intraprendere il suo “…lungo viaggio”, compiendo tanti piccoli passi. Un tour itinerante che per l’edizione del Mecspe 2019 ha visto fare tappa a Brescia (21 settembre 2018) dove si è parlato in modo particolare di “Meccanica generale”; a Torino (29 ottobre 2018) con un appuntamento incentrato sul settore “Automotive”; a Catania (dicembre 2018) dove si è discusso di “Elettronica”; a Bologna (8 febbraio 2019) con una particolare attenzione al tema “Iot e Ai”, terminando a Parma con la tappa conclusiva proprio durante la manifestazione Mecspe. 18esima edizione questa del 2019, un appuntamento centrale della manifattura metalmeccanica italiana, particolarmente dedicata alle tecnologie per l’innovazione. Numeri importanti ruotano intorno al Mecspe: per il 2018 sono stati 12 i Saloni Tematici (Macchine e Utensili, Fabbrica Digitale, Motek Italy, Power Drive, Control Italy, Logistica, Subfornitura Meccanica, Subfornitura Elettronica, Eurostampi, Macchine e subfonritura plastica, Additive Manufacturing, Materiali non ferrosi e leghe, Trattamenti e Finiture); 28 le unità dimostrative; 5 le piazze dell’eccellenza; 2260 le aziende presenti; 58 i Convegni e Workshop; 110.000 mq di superficie espositva; più di 55.000 visitatori. Numeri per dimostrare la forza del Mecspe? Niente affatto! Questi sono solo il risultato di un paziente viaggio di ascolto che Senaf compie oramai quotidianamente durante diversi momenti a partire dai Laboratori Mecspe Fabbrica Digitale, la via italiana per l’industria 4.0.

Opportunità e interrogativi

Potremmo definire il periodo storico attuale come “particolare”, ma questa connotazione non sarebbe una novità. Da poco più di un decennio ci siamo abituati a leggere articoli di giornali non del tutto incoraggianti, a volte a giusta ragione, a volte per una volontà di criticare a prescindere. Ci siamo abituati a sentire persone, imprenditori, politici che si nascondono dietro giustificazioni legate alla persistente crisi che dal 2008 ha cambiato il mondo. E’ già il mondo è cambiato, non è più quello di un ventennio fa, nel bene e nel male, le regole le stiamo giorno dopo giorno riscrivendo. Non abbiamo più le medesime certezze di un tempo e i nostri figli sono sempre più considerabili dei cyborg, ovvero essere umani con parti robotiche fuse, integrate con il corpo e con la mente (basti pensare al diverso uso che fanno del rivoluzionario strumento quale il cellulare). Ma forse non è poi così diverso dal passato, forse è solo cambiata la velocità con cui il mondo ogni giorno si trasforma e si modifica. (si esclude da questo ragionamento tutti quei casi in cui oggettivamente questo cambiamento epocale ha colpito duramente e senza alternativa).
Così leggiamo le tensioni in Francia, così sentiamo le perplessità o i dubbi del caso Brexit; così percepiamo direttamente il rallentamento della Germania in alcuni settori come quello dell’auotomotive. La proiezione 2019 del nostro paese vede una crescita pari solo ad uno 0,6% anziché di un 1% come invece si era ipotizzato. Il clima di fiducia i mass media cercano di dipingerlo un po’ meno roseo della realtà. Il livello medio del Paese ha bisogno di alibi, di credere che esista la crisi, che questa riduce la possibiltà di consumare e quindi di crescere. Ma forse costoro hanno solo timore del cambiamento, paura di mettersi in gioco, di cambiare i paradigmi della propria vita professionale e personale, di provarsi e per le imprese, di innovare, digitalizzarsi, internazionalizzarsi, sottovalutare l’ascolto del valore più importante che un’azienda ha disposizione, ovvero il capitale umano. E se non fosse almeno in parte così, nel nostro bel Paese non avremmo settori come la produzione di mezzi di trasporto che registra nel 2018 un risultato pari ad un +1,5%; la meccanica generale (+4,2%); il settore dei minerali non metalliferi (+2,4%); la chimica (+2,1%); la siderurgia (+0,1%).
La Singularity University della California, fondata da Peter Diamandis, che la rivista Fortune ha inserito nella lista dei “World’s 50 Greatest Leaders”, ribadisce quanto espresso qualche riga sopra: il 2018 è stato straordinariamente positivo. Ad esempio, l’anno scorso si sono compiuti più di venti lanci nello spazio da parte dell’azienda Space X di Elon Musk; si è realizzato il volo per provare lo SpaceShipTwo della Virgin Galactic di Branson, che cerca di rendere realtà il turismo spaziale entro il 2020; è avvenuta la missione su Marte; si è avuto l’arrivo della sonda New Horizon su Ultima Thule dopo tredici anni di navigazione nello spazio. Guardando ad un versante diverso, l’American Association of Cancer Research ha contato più di 22 trattamenti rivoluzionari per contrastare il cancro nelle sue varie forme. E ancora, possiamo annoverare gli sviluppi e i traguardi raggiunti nell’estate 2018 sulla salute della mente umana attraverso terapie psichedeliche (una rivalutazione dell’ambiente martellante e estraniante di quelle discoteche che reputiamo normalmente borderline). O ancora i progressi sociali come la parità salariale tra uomini e donne in Islanda, l’India che ha depenalizzato l’omosessualità, l’Europa che, attraverso la Comunità Europea, ha pubblicato una bozza di linee guida etiche per la intelligenza artificale e la sua affidabilità. Quindi quest’ultimo un primo passo verso l’integrazione dei Robots non solo nell’azienda digitalizzata, quella da Industria 4.0, ma anche nella vita sociale.
Un periodo non triste quello che stiamo vivendo, ma ricco di opportunità e di aspetti certamente da migliorare in ogni paese e in ogni impresa.

 

Il comparto della filiera automotive

Tra le tappe del Laboratorio Mecspe, Senaf ha continuato il suo viaggio di ascolto raccontando, o meglio facendo raccontare, il settore dell’automotive – una delle eccellenze produttive italiane. Eccellenza e specializzazione soprattutto in un comparto di nicchia (la motoristica di lusso e sportiva) che non risente dell’andamento del paese trainante l’economia europea e soprattutto di questo settore, quale ad esempio la Germania. Il comparto della filiera automotive fattura 46,5 miliardi di euro (+6.9% rispetto al 2017 dati Anfia), confermando la qualità del prodotto italiano, la capacità produttiva delle nostre aziende meccaniche di produzione o subfornitura, che riesce a stare assolutamente al passo, grazie anche ad un forte risultato di vendite all’estero (+7.8% nei soli primi 6 mesi del 2018) e grazie anche agli investimenti che questo settore ha fatto e continua a fare in Industria 4.0. E, se l’azienda italiana leader del mercato per storicità e quantità di modelli venduti in più di un secolo decidesse anche di immettere sul mercato interno qualche modello nuovo prodotto in Italia, o se aumentassimo la capacità produttiva di autobus e magari anche elettrici, diminuendo l’acquisto dalla Turchia o dalla Cina, sicuramente il comparto darebbe migliori risultati sia in termini percentuali e sia in valore assoluto. Interconnessione, automazione e tracciabilità dei prodotti in tempo reale, ripensare le aziende partendo da concetti quali la Smart Factory, possono essere le carte vincenti da giocare così come è stato nel caso della Cecomp Spa.

Il manufactoring made in Italy da Nord a Sud

Spostandosi di settore e di distretto, la musica, la melodia non cambia. Brescia, la provincia lombarda che meglio rappresenta il manufactoring made in Italy, che vanta uno dei poli universitari più attivi per supportare le imprese rispetto le sfide del futuro, vede aziende importanti (come ad esempio la Gnutti Transfer o la Feralpi Group) attente da tempo ai principi di Smart Manufactoring, Digitalizzazione, Industria 4.0. Il risultato è che queste, così come molte altre nella provincia, sono certamente riconosciute a livello nazionale ed internazionale come realtà industriali manifatturiere di qualità e affadibilità con valori importanti, come il progetto E-Farmer proprio della Feralpi Group, che mira a identificare, selezionare, formare rispetto al tema “futuro digitale” e inserire nella realtà aziendale come soggetti contaminanti (in modalità positiva) su come si potrà configurare il lavoro e il prodotto all’interno di una impresa futura e digitalizzata.
Ma non solo Nord. Il viaggo che Senaf ha condotto fino ad oggi ha visto fare tappa anche a Catania, dove la digitalizzazione ha modificato già il 50% delle aziende manifatturiere e dove ben il 77% degli imprenditori percepisce la propria realtà migliore e migliorata. Supportano questi annunci dati come l’aumento del fatturato da parte del 52% delle aziende nei 6 mesi del 2018 e con una previsione di incremento a fine anno da parte del 74%. Il 45,1% delle aziende è digitalizzato, di cui un 39% (circa) interamente. Un’area anche questa positiva, in crescita, di certo non in linea con quelle versioni non positive che a volte siamo costretti ad ascoltare. Un’area che macina risultati positivi anche grazie alle tante iniziative di internazionalizzazione ed export che le singole realtà imprenditoriali portano avanti. Ad esempio, quasi un 20% delle imprese vanta una quota di fatturato estero pari ad un 10% , dato che se fosse affiancato ad altri range (dal 26% al 45% e dal 46% al 50%) darebbe una fotografia tale da poter asserire che il 50% delle aziende site nel Sud Italia e Isole del comparto della meccanica e della subfornitura ha una forte vocazione estera, con un quota sul fatturato complessivo del 50%.
Si dovrebbe proseguire ancora per diverse righe e pagine, se volessimo menzionare tutti i dati positivi della meccanica italiana. Aziende inserite ognuna in contesti ben precisi, nei distretti industriali italiani tanto studiati non solo dalle nostre università di Economia e Commercio, ma anche da parte di Università estere.
Aziende inserite in filiere produttive in una catena del valore e delle competenze che non ha un confine ben delineato e che termina in prossimità del perimetro aziendale. Perché le nostre aziende metalmeccaniche di produzione e di subfornitura non potrebbero essere realtà isolate, confinate in se stesse, in quanto non genererebbero automobili, macchine utensili, macchinari elettromedicali, impianti alimentari o packaging e non solo, di così qualità e precisione e riconosciute così a livello internazionale. Le nostre imprese metalmeccaniche hanno l’assoluta necessità produttiva di ascoltare il proprio cliente e il proprio fornitore per produrre “pezzi” perfetti a difettosità zero. L’ascolto e la pazienza della consapevolezza che il viaggio verso la qualità è un lungo cammino quotidiano è il vero segreto della nostra meccanica italia. E in questo il prossimo Mecspe 2019 è una tappa fondamentale. Venite ad ascoltare la meccanica a Parma, sentirete una melodica musica di progresso.

Le tappe e i temi

FOCUS SULLA MECCANICA GENERALE, Brescia – 21 settembre 2018

Con un focus sulla meccanica generale, il primo appuntamento organizzato da Senaf in vista della fiera MECSPE 2019, è stato ospitato da innovA, la convention dell’innovazione per l’industria siderurgica, e ha offerto numerose testimonianze di imprenditori e opinion leader che hanno raccontato la propria esperienza nel processo di trasformazione in atto delle nuove fabbriche e si sono confrontati in un talk sul futuro competitivo del manufacturing made in Italy. Al dibattito è stata affiancata la presentazione di dati territoriali dell’Osservatorio MECSPE, con le analisi congiunturali e previsionali delle PMI lombarde appartenenti al mondo della meccanica specializzata e della meccatronica.
L’indagine è stata l’occasione per esaminare l’approccio delle imprese e verso le tematiche dell’industria 4.0 e delle nuove tecnologie (conoscenza, investimenti e formazione), ma anche per approfondire le prospettive sul cambiamento sociale, sulla nascita delle nuove figure professionali e sul ruolo dell’uomo nella fabbrica digitale.

FOCUS SULL’AUTOMOTIVE, Torino – 29 ottobre 2018
La seconda tappa della roadmap 2018/2019 organizzata da Senaf ha avuto un focus su automotive 4.0.
Al dibattito è stata affiancata la presentazione di dati territoriali dell’Osservatorio MECSPE, con le analisi congiunturali e previsionali delle PMI piemontesi appartenenti al mondo della meccanica specializzata e della meccatronica.

FOCUS SULL’ELETTRONICA, Catania – 4 dicembre 2018
Nel terzo appuntamento organizzato da Senaf in vista della fiera MECSPE 2019, è stato affrontato il focus su elettronica 4.0.
In questa occasione, sono stati presentati i dati territoriali dell’Osservatorio MECSPE, con le analisi congiunturali e previsionali delle PMI del Sud Italia e Isole appartenenti al mondo dell’elettronica, meccanica e meccatronica.

FOCUS SU IOT E AI, Bologna – 8 febbraio 2019

La quarta tappa della roadmap 2018/2019 dei Laboratorio di Fabbrica Digitale ha avuto come focus IoT (Internet delle Cose) e AI (Intelligenza Artificiale). La discussione è integrata dalla presentazione dei dati territoriali dell’Osservatorio MECSPE per l’area Emilia Romagna.

di Stefano Colletta

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