Negli ultimi anni le unità lineari ad azionamento elettrico (denominate anche assi elettrici o attuatori lineari) hanno sempre di più trovato impiego in applicazioni industriali, sia come sostituzione di tecnologie già affermate ma non più in grado di soddisfare richieste di maggiore flessibilità, sia come opportunità di sviluppo di nuove applicazioni prima non facilmente realizzabili.
Il ruolo dell’attuatore
Le unità lineari senza stelo si racchiudono in due famiglie principali di prodotti: unità con azionamento a cinghia dentata e unità con vite a ricircolo di sfere. La scelta di un attuatore elettrico rispetto ad un’altra tecnologia o soluzione è generalmente influenzata sia dalle peculiarità intrinseche alla tipologia di componente selezionato, sia da caratteristiche ottenibili abbinando l’attuatore stesso a specifiche motorizzazioni.
L’attuatore è infatti un mero esecutore: soluzioni flessibili e complesse si ottengono grazie all’intelligenza garantita dal motore selezionato e dal relativo sistema di controllo.
L’attuatore è dunque a tutti gli effetti l’elemento meccanico che deve rispondere a determinate caratteristiche prestazionali quali, ad esempio, la capacità di portare carichi e momenti flettenti con il miglior rendimento possibile e garantendo la miglior compattezza.
Ogni costruttore ha optato per diverse soluzioni tecniche nelle realizzazioni dei propri attuatori, che risultano più o meno adatte alle specifiche soluzioni in funzione del contesto applicativo complessivo.