Dieci “pillole” per chi cerca un (buon) lavoro

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Obiettivo lavoro, il decalogo per i giovani in cerca di occupazioni prestigiose e stimolanti: dal curriculum alle reti, l’importante è non scoraggiarsi e sviluppare soft skills e attitudine a lavorare in team.

Dieci consigli per trovare un buon lavoro

Prosegue a ritmo serrato, sulla rete e sui social, la moda dei “decaloghi”: stavolta si parla dei “dieci consigli per trovare lavoro” rivolti ai giovani laureandi, laureati e neolaureati.
A dispensarli è Ivana Simeone, responsabile Master full time di CUOA Business School, una scuola di management con sede nel Vicentino che svolge attività di formazione e sviluppo della cultura imprenditoriale e manageriale. Il team della scuola si è messo nei panni di tutti i giovani in procinto di terminare l’università, o che l’hanno terminata da qualche tempo. Un’operazione certo non semplice, che prende avvio da una sorta di “warning”: “La laurea non è un punto di arrivo, ma di partenza”, è l’avvertimento di cui fare tesoro.

Ma ora bando alle premesse ed entriamo subito nel vivo delle dieci “pillole”. Eccole, corredate da un nostro breve commento.

Predisponi un buon curriculum. Meglio se personalizzato, purché sia breve, chiaro ed esaustivo

Non nascondiamocelo: il curriculum è spesso il… primo lavoro di chi cerca un primo lavoro. E in fondo è giusto che sia così. Prendersi il tempo che ci vuole è necessario, ma attenzione: la sintesi è un dono prezioso, perché chi legge, quasi sempre, di tempo non ne ha molto…

Allega al CV una convincente lettera motivazionale

La lettera motivazionale sta diventando sempre più importante. Usarla bene è fondamentale, per uscire dalla schematicità del cv e dalla standardizzazione delle sue voci, diciamocelo, un po’ rigide. Senza esagerare con lo storytelling, è bene farsi vedere motivati e non privi di un pizzico di fantasia e originalità.

Informati sulle professionalità emergenti

In altre parole, è utile sapere cosa servirà da qui a qualche anno. Una buona dose di lungimiranza è essenziale, anche perché, come è stato sottolineato tempo fa al World Economic Forum, gran parte dei giovani oggi stanno studiando per professioni o lavori che non esistono ancora. Cosa chiederà dunque il mercato del lavoro? Come prepararsi al meglio? Certo nessuno ha la sfera di cristallo, ma i più attenti potranno cogliere alcuni trend ormai definiti…

Cerca chi può offrirti un serio incontro di orientamento, con esperti che possano aiutarti a mettere a fuoco i trend del mercato del lavoro e le possibilità per la tua crescita professionale

Qui non c’è molto da chiosare: affidarsi alle persone giuste è importante sempre… figurarsi poi quando in ballo ci sono il nostro lavoro e la nostra vita!

Valorizza e migliora le tue caratteristiche personali (soft skills), perché saranno quelle a fare la differenza, sia in un colloquio che nel mondo del lavoro

Le soft skills, un altro mantra del nostro tempo. Sì, perché in un’epoca in cui il ciclo delle conoscenze è sempre più ridotto, è essenziale acquisire competenze flessibili e trasversalmente spendibili, che ci accompagnino per tutta la nostra vita professionale e oltre. E soprattutto che ci permettano di stringere e consolidare relazioni con gli altri e ci preparino a lavorare in team, competenza irrinunciabile, oggi, nel mondo del lavoro.

Leggi con attenzione le offerte di lavoro per capire bene le competenze richieste

Qui torniamo per un attimo sui banchi di scuola, quando gli insegnanti ci consigliavano di leggere bene la consegna dei temi o dei problemi. Non è solo roba di ieri: anche in fatto di lavoro, essere attenti a ciò che ci viene richiesto non è certo secondario…

Intessi relazioni, confrontati, usa i social (es. Linkedin) per creare nuovi contatti

In una società complessa come la nostra, fatta di legami, nessi, connessioni e, appunto, relazioni, chiudersi nella propria torre d’avorio non è mai una strategia vincente. E i fatti lo dimostrano. Certo, i social vanno usati con parsimonia, ma comunicare e magari anche costruirsi un buon “digital brand” può essere una mossa interessante. Fate attenzione però anche all’effetto boomerang: chi assumerebbe un aspirante che si fa fotografare in continuazione fra feste, bicchierini, notti brave? E sulla rete, si sa, le news viaggiano veloci…

Specializzati con corsi e master qualificati che ti diano la possibilità di fare delle vere e proprie “Work Experience”, dove metterti alla prova, lavorare in team e “imparare a fare”

Come dicevamo, saper lavorare con gli altri e saper fare sono valori irrinunciabili, che vale la pena di acquisire quanto prima. Magari con l’aiuto di qualcuno che ne sa un po’ di più…

Partecipa a eventi, conferenze, open lesson, open day, career day di aziende, Università e Business School

Frequentare i luoghi in cui la “cultura del lavoro” si forma e si sviluppa non ha prezzo.Qui, infatti, si può iniziare a prendere contatto con persone, realtà e situazioni da cui c’è molto da imparare. E iniziare a “respirare l’aria giusta”.

Non scoraggiarti mai… perché la Laurea non è un punto di arrivo ma di partenza!

E qui si torna all’inizio, con quello che in apparenza è il più semplice dei consigli, ma in realtà è tra i più complicati da mettere in pratica. Buona partenza dunque, e buon lavoro!

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