Lo sviluppo della tecnologia elettronica ha richiesto di mettere a punto lavorazioni molto delicate, quali la fotoincisione del silicio, evitandone la contaminazione con qualsiasi traccia di polvere che ne possa compromettere l’operatività. Da qui l’inizio dello sviluppo delle camere bianche, oggi utilizzate anche per molte altre lavorazioni. L’uso di dispositivi elettropneumatici all’interno delle camere bianche richiede componenti con caratteristiche del tutto particolari. Anche le parti elettriche devono rispondere ad adeguate esigenze.
Componentistica ad hoc
La pneumatica e l’elettronica sono due tecnologie che costituiscono due aspetti molto importanti dei moderni sistemi automatici, nei quali l’elettronica interviene soprattutto con i suoi molteplici sensori e i diversi tipi di controllo per la gestione dei sistemi, e la pneumatica si affianca all’elettromeccanica per la parte di attuazione. Questo costante affiancamento e la continua collaborazione si presenta anche a livello di costruzione degli stessi componenti elettronici. I dispositivi elettropneumatici, con la loro facilità di uso e il loro funzionamento sicuro, si prestano a realizzare apparecchiature di movimentazione anche dove nasce il cuore dell’elettronica, ossia nella lavorazione del silicio, che è la materia base nella fabbricazione di componenti e circuiti. Tutto ciò avviene in ambienti particolari, perché il silicio richiede una lavorazione che eviti qualsiasi contaminazione con polveri ed elementi estranei. In particolare, si tratta di operazioni che vengono svolte in ambienti assolutamente curati dal punto di vista della pulizia, ossia nelle cosiddette camere bianche. Si tratta di ambienti caratterizzati da un elevato grado di purezza dell’aria che viene costantemente filtrata e controllata. Naturalmente, dovendo operare in un ambiente con particolari requisiti di pulizia, anche le attrezzature e i componenti da utilizzare devono rispettare dei requisiti rigorosi. Questo fatto richiede che gli stessi componenti pneumatici devono evitare ogni possibilità di immettere nell’ambiente di lavorazione del silicio qualsiasi contaminante, sia esso costituito da tracce di polvere contenuta nell’aria compressa, sia che si tratti di tracce anche minime di lubrificante usato per lo scorrimento delle guarnizioni. Questo impone una costruzione adeguata e particolarmente curata, in cui, ad esempio, i cilindri devono essere dotati di guarnizioni supplementari in corrispondenza del passaggio dell’asta per realizzare una camera intermedia tra la camera anteriore del cilindro e l’ambiente esterno. La nuova camera viene quindi collegata direttamente all’esterno della camera bianca per permettere l’evacuazione all’esterno di aria; a questo scopo l’operazione può essere aiutata eventualmente anche da una aspirazione. Anche nel caso di attuazione elettrica occorre adottare qualche provvedimento supplementare.
Nell’articolo saranno indicate le problematiche delle camere bianche, le loro caratteristiche e i campi di uso. Verranno quindi analizzate le problematiche dei componenti pneumatici dedicati a queste applicazioni e data qualche indicazione per possibili impieghi.