Assemblea Federmacchine: bene il 2018, stazionario il 2019

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Assemblea annuale Federmacchine: bene il 2018, stazionario il 2019

In occasione dell’annuale assemblea di Federmacchine, il presidente Sandro Salmoiraghi ha presentato i dati di consuntivo. Rispetto all’anno precedente, si segnala un 6,2% di crescita, vale a dire che il fatturato dell’industria italiana costruttrice di beni strumentali si è attestato a oltre 49 miliardi di euro.

Federmacchine: record assoluto per il consumo di beni strumentali nel 2018

Nel 2018 le consegne dei costruttori italiani sul mercato interno si aggirano intorno ai 16,3 miliardi di euro, per una crescita del 9,6%. Un ruolo fondamentale l’hanno giocato i provvedimenti di Super e Iperammortamento: il consumo di beni strumentali è cresciuto a oltre 26 miliardi di valore, nuovo record assoluto. Questo incremento ha favorito, anche se in misura minore, anche l’import, cresciuto, del 9,4%, a 9,8 miliardi.

Estero

Continua la crescita delle esportazioni, salite del 4,6% a 32,9 miliardi di euro. Principali mercati di sbocco dell’offerta italiana di comparto sono risultati: Germania (3,6 miliardi di euro), Stati Uniti (3,5 miliardi di euro), Francia (2,2 miliardi di euro), Cina (2 miliardi) e Spagna (1,5 miliardi).

Il dato di export su fatturato è risultato pari al 67%, in ulteriore calo rispetto all’anno scorso quando si attestò al 68%. Il ridimensionamento registrato a partire dal 2014 è testimonianza della ripresa di vigore della domanda italiana che, nell’ultimo quinquennio, è tornata a investire in tecnologia di produzione.

Il saldo complessivo dei settori che fanno capo a Federmacchine, è stato positivo per 23,1 miliardi di euro.

 E il 2019?

Con riferimento alle previsioni, secondo le stime elaborate dal Gruppo Statistiche Federmacchine, il 2019 sembra coincidere con la fine della progressione registrata nel quinquennio 2014-2018. Infatti, il fatturato dovrebbe segnare un timido +1,7% e l’export dovrebbe crescere del 2,7% confermando una sostanziale stazionarietà rispetto al 2018. In chiaro rallentamento, e in parte in calo, saranno i valori legati al mercato domestico: consumo +0,6% e consegne sul mercato interno -0,2%.

“Ci aspettiamo un 2019 ancora favorevole, il futuro non lo vediamo altrettanto roseo, anche perchè i fattori che rendono complicato il contesto economico non sono solo italiani ma, al contrario, riguardano l’intero scenario globale.”Sandro SalmoiraghiSandro Salmoiraghi, Presidente Federmacchine

Sandro Salmoiraghi ha spiegato come il mercato italiano sembra avere esaurito la sua spinta propulsiva. Il Presidente si è appellato alle autorità di governo di ragionare sull’adozione di un Pacchetto unico per la crescita di impresa, strutturale, liberato cioè dalle annuali attese e incertezze legate alla possibile riconferma di ciascuna delle misure in esso inserite. Il Pacchetto per la crescita di impresa dovrebbe sommare in sé tutti i vantaggi fiscali legati a ricerca e sviluppo e a super e iperammortamento per gli investimenti in nuovi macchinari, software e automazione, disegnando così un progetto di insieme di lungo periodo.

Emergenza giovani e formazione 4.0

Per quanto riguarda la formazione 4.0, il Presidente della federazione delle imprese italiane costruttrici di beni strumentali ha chiesto che il provvedimento per il credito di imposta prosegua nella sua operatività anche nel 2020 e sia rivisto in modo che nel calcolo del credito sia incluso anche il costo dei formatori esterni, la voce di spesa più onerosa per le PMI.

Ma il tema più spinoso rimane quello dei giovani. C’è ancora troppo scompenso tra la domanda di personale specializzato necessario alle imprese e i giovani che scelgono percorsi scolastici specifici per le professioni legate al mondo dell’automazione e della meccanica di precisione. In realtà, gli istituti tecnici aprono ad opportunità professionali molto stimolanti, senza dimenticare che sono un’ottima base per il prosieguo dello studio attraverso gli ITS, le scuole di Alta formazione tecnica-tecnologica da cui escono, dopo due anni post diploma, i cosiddetti Super Periti.

 

 

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