Dalla Lego una nuova idea in termini di plastica riciclata

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Un gruppo di ricercatori del laboratorio americano US Lawrence Berkeley National Laboratory, in California, ha progettato un’innovativa plastica che basa il proprio processo di riciclaggio su uno dei giochi per bambini – spesso anche per adulti – più popolari al mondo: i Lego.

La caratteristica unica di questo materiale messo a punto dagli scienziati è infatti la possibilità di disassemblarlo facilmente nelle sue parti costituenti, a livello molecolare, per poi procedere al riassemblaggio.

Benvenuta plastica PDK!

I ricercatori californiani hanno chiamato questo nuovo materiale plastico riciclabile polydiketoenamine. Più sinteticamente, l’acronimo è PDK.

La polydiketoenamine può essere ripetutamente ricomposta in una diversa forma, consistenza, colore o finitura superficiale, senza perdita di prestazioni o qualità. La maggior parte delle materie plastiche non sono mai state sviluppate per essere riciclate. Con la PDK è stato quindi scoperto un nuovo modo di assemblare la plastica che prende in considerazione il riciclaggio da una prospettiva molecolare.

Per i suoi ideatori, il problema di molte materie plastiche è che le sostanze chimiche aggiunte per renderle utili, come i riempitivi che rendono dura una plastica o i plastificanti che la rendono flessibile, sono legate in maniera salda ai monomeri. Ciò significa che rimangono nella plastica anche dopo essere stati trattati in un impianto di riciclaggio. Nel caso della polydiketoenamine, invece, i legami immutabili delle plastiche convenzionali vengono sostituiti con legami reversibili che consentono di riciclare la plastica in modo più efficace.

Secondo gli scienziati, questa nuova tipologia di plastica riciclabile potrebbe costituire una buona alternativa a molti materiali non riciclabili attualmente in uso.

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