Simulazione della produzione per Pmi: l’anello mancante per crescere in competitività

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Anche uno stampista di medio-piccole dimensioni può dotarsi oggi di tecnologie evolute per rendersi ancor più competitivo, ottimizzando le diverse fasi di sviluppo e minimizzando i tempi di attraversamento. Lo sa bene anche la Modelleria Piva, azienda che beneficia delle grandi potenzialità del software di simulazione Eureka.

Modelleria Piva nasce nella seconda metà degli anni sessanta, su iniziativa del fondatore il quale, inizialmente, proprio per le esperienze pregresse e le competenze maturate, si occupa di modelleria meccanica per fonderie. Attività, questa, che costituisce per molti anni la parte principale della produzione per poi, verso la metà degli anni settanta, essere affiancata in modo sempre più preponderante anche dalla produzione di stampi per termoformatura e schiumatura per il settore del bianco, oggi a tutti gli effetti il reale core business. Avviata in modo pressoché artigianale con qualche dipendente e pochi metri quadrati di superficie operativa, oggi l’azienda opera sui circa 2500 mq a San Vito di Leguzzano (VI) e vanta una consolidata struttura al servizio di un mercato quasi totalmente internazionale. A questo proposito la percentuale di fatturato che negli ultimi anni si è assestato tra i 4/5 milioni di euro e destinato oltre confine è pari al 95%. Una trentina sono invece gli addetti complessivi, inclusi gli impiegati in ufficio tecnico di progettazione, da sempre un fiore all’occhiello dell’azienda, sempre pronto a recepire le innovazioni tecnologiche e sfruttarne tutte le potenzialità.

«Già nel 1987 – spiega il titolare, Giorgio Piva – abbiamo iniziato a introdurre in ufficio tecnico i primi sistemi CAD 2D, per poi passare ai CAD 3D già meno di un decennio più tardi. Il passo successivo è stato invece l’integrazione del PDM, fondamentale anche per un’ottimizzazione delle risorse e per aver agito da moltiplicatore. Ad oggi sono 7 gli impiegati in ufficio tecnico, un numero abbastanza rilevante, rispetto al totale, ma necessario per riuscire a gestire al meglio progetti molto complessi e articolati con tempi di attraversamento molto ridotti».

La necessità di dotarsi di strumenti digitali di progettazione e simulazione nasce in Modelleria Piva molto prima della disponibilità degli stessi sul mercato a livelli accessibili piccole realtà, perché la visione dell’azienda, già a fine anni 80, era quella di poter disporre di una automazione molto più spinta della fase di lavorazione, per ridurre i tempi attraverso l’incremento massiccio dell’uso di macchine utensili, rispetto alle fasi di finitura e aggiustaggio manuale. In altre parole, produrre subito e bene, in modo certo, limitando al minimo le riprese pezzo.

«Purtroppo – ricorda Piva – gli strumenti disponibili in quegli anni erano pochi, soprattutto, per noi troppo onerosi. Quindi abbiamo preferito investire molto nella strumentazione e nel software CAM fino a che la disponibilità è stata più agevole. Soprattutto nell’ottica di uno sfruttamento ancora più intensivo delle macchine utensili con l’utilizzo di turni non presidiati, di turni nel fine settimana o notturni. Aspetto che implicava necessariamente il fatto di poter agire con una sicurezza pressoché assoluta nella fase di programmazione. Sicurezza che tuttavia non avevamo riscontrato in modo totale negli strumenti incorporati nei software CAM tradizionali».

Una mancanza questa che ha spinto l’azienda a continuare a cercare sul mercato altre soluzioni, fino ad arrivare a individuare in Eureka, simulatore e verificatore virtuale di ambienti produttivi sviluppato da Roboris, lo strumento ideale.

Simulazione per macchine utensili a controllo numerico e robot

Fondata nel 2001 da Mirko Sgarbi e Gianluca Bioli, Roboris offre tecnologie software, formazione e consulenza per la  simulazione di macchine utensili a controllo numerico e la programmazione off-line di robot antropomorfi per uso industriale. Stiamo parlando di applicativi di simulazione progettati e sviluppati internamente, completamente customizzabili, suddivisi essenzialmente in due linee di prodotto, ovvero Eureka G-Code e Eureka Robot. Eureka G-Code si occupa della verifica di qualsiasi programma ISO all’interno di una completa simulazione 3D della macchina utensile, e permette di evitare i rischi di danneggiamento causato da accidentali errori di programmazione. EurekaRobot è invece in grado di trasformare il codice APT generato da un qualsiasi sistema CAM in un programma per robot a 6 o più assi. Eureka non solo calcola i movimenti ottimali del robot e degli eventuali assi esterni simulando la lavorazione in tutti i suoi aspetti, ma individua anche problemi quali singolarità, collisioni e finecorsa, offrendo potenti e facili strumenti per risolverli. Recentemente l’azienda ha sviluppato un nuovo prodotto, denominato FinalCut, specifico per l’ottimizzazione dei percorsi utensili e di processo. Questo prodotto si rivolge essenzialmente ad aziende che vogliano ottimizzare le loro lavorazioni a controllo numerico, semplicemente partendo dal programma che viene mandato in macchina. Il programma viene letto da FinalCut, il quale può utilizzare diversi parametri per eliminare eventuali picchi che possono essere delle sollecitazioni troppo forti per la macchina. E, nello stesso tempo, alzare anche le velocità di avanzamento tutte le volte che è possibile. Il risultato netto è un guadagno di tempo dal 10 al 30% ma con benefici positivi anche lato macchina, che lavora ancora meglio (senza sforzi e senza picchi), con minore usura degli utensili, con una maggiore e conseguente qualità del pezzo lavorato.

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