Trattamenti termici per leghe di alluminio per additive manufacturing

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Nell’ambito della fabbricazione additiva, diventa molto importante effettuare i trattamenti termici e le eventuali operazioni di finitura superficiale nei componenti in metallo ottenuti con le tecnologie a letto di polvere. In questo articolo saranno analizzate le leghe di alluminio processate con le tecniche della Laser Powder Bed Fusion.

Leghe di alluminio: trattamento di distensione

Dopo aver realizzato un componente in lega di alluminio (e non solo) con le tecniche del Selective Laser Melting, conviene fare un trattamento termico di distensione post processo.

Prima di staccare i pezzi dalla piattaforma, infatti, è quasi sempre necessario effettuare uno “stress relieving” che per le leghe di alluminio richiede, per essere efficace, da un minimo di due ore a 300 °C ad un massimo di 4-5 ore a temperature che possono arrivare anche attorno ai 500 °C.

Tale processo è necessario perché il materiale, ancorato al basamento, mantiene la geometria assegnatagli, ma quando lo si stacca, le tensioni residue presenti all’interno del per via del trattamento possono modificarne la geometria, deformando in modo plastico il pezzo.

Nel caso dell’alluminio, non è nemmeno necessario utilizzare un forno con grandi performance, perché a basse temperature tale materiale passiva, formando una patina protettiva (la stessa che rende il suo aspetto opaco), e quindi non occorre preoccuparsi dell’ossigeno, che potrebbe aggredire le pareti superficiali formando ossidazioni.

Il trattamento termico di distensione, inoltre, non modifica le dimensioni del grano cristallino se effettuato a 300 °C. Se, invece, si porta il pezzo a 500 °C per lungo tempo inizia ad esserci un po’ di coalescenza e la situazione microstrutturale cambia.

 

 

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