Principi fondamentali della stampa 3D

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In questo articolo verranno esaminati i principali accorgimenti riguardanti il mondo dell’additive manufacturing (o stampa 3D).

L’additive manufacturing è una tecnologia che rende possibile la produzione, in poche ore e senza l’uso di utensili, di oggetti di geometrie complesse, direttamente dal modello matematico dell’oggetto realizzato su un CAD 3D. Essa si contraddistingue dalle tecnologie tradizionali per asportazione di materiale proprio per il suo processo tecnologico “opposto”: la stampa 3D, infatti, lavora aggiungendo materiale, garantendo la possibilità di realizzare strutture impossibili o proibitive per il mondo della produzione tradizionale (asportazione di truciolo e deformazione plastica).

È importante non confondere la tecnologia di fabbricazione additiva con le cosiddette “trappole low-cost”, che hanno prestazioni mediocri in termini di tolleranze, rugosità e prestazioni meccaniche. Queste macchine hanno costi inferiori ai 1.000 euro e non sono assolutamente capaci di produrre elementi funzionali (al massimo possono essere usate per scopi hobbistici o avere una funzione di design).

La vera tecnologia di additive manufacturing comprende sistemi industriali con volumi di lavoro fino ad un metro cubo (anche meno per i metalli), in grado di funzionare in modalità senza presidio e di assicurare adeguate prestazioni in termini di tolleranze dimensionali, rugosità superficiale e caratteristiche meccaniche e con listini adeguati alle prestazioni. È importante, inoltre, mettere subito in chiaro una cosa: la stampa 3D non ha lo scopo di sostituire i processi di produzione tradizionale. Le tecniche di fabbricazione additiva, infatti, sono indicate laddove si hanno piccoli lotti e geometrie altamente customizzate (con sottosquadri o strutture interne cave e reticolari). Nella Figura 1 viene riportato un andamento temporale dell’evoluzione dell’additive manufacturing.

Il ciclo della stampa 3D

Come descritto dalla Figura 2, gli step generali per realizzare un particolare stampato in 3D sono:
1. realizzazione di un modello matematico attraverso un software CAD;
2. conversione del modello suddetto in un formato STL;
3. caricamento dell’STL nel software di slicing, dove l’operatore sceglie l’orientamento della parte e la conseguente generazione dei supporti;
4. costruzione del modello tramite la macchina di stampa 3D;
5. estrazione del modello, rimozione dei supporti, pulizia e finitura superficiale (se necessaria).

 

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