Federtec: stabilità per i sistemi di trasmissione movimento e potenza

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Secondo le previsioni presentate nel corso della Giornata Economica Federtec (https://federtec.it), per il comparto dei sistemi di trasmissione movimento e potenza il 2019 si chiuderà sugli stessi livelli dell’anno precedente. Ingranaggi e oleodinamica mostrano le percentuali di crescita più elevate, ma in rallentamento.

La Giornata Economica di Federtec si è svolta presso il centro fieristico di Fieramilano in partnership con Azimut Libera Impresa Expo. Nel corso dell’evento, Fabrizio Cattaneo e Marco Ferrara, co-direttori della federazione, hanno presentato i dati di settore, partendo dalle previsioni per il 2019 fatte a marzo e dalle proiezioni basate sui risultati dei primi 7-9 mesi dell’anno.

Gli ultimi aggiornamenti Federtec mostrano che l’andamento del secondo semestre è meno positivo delle attese e la crescente incertezza a livello globale spinge a prevedere una chiusura d’anno all’insegna della stabilità più che della crescita, con un fatturato relativo ai sistemi di trasmissione movimento e potenza pressoché sugli stessi livelli del 2018 (11.752 milioni di euro, +0,2%).

L’export complessivo dovrebbe raggiungere 7.057 milioni di euro (+0,7%), le consegne interne 4.696 milioni di euro (-0,4%), l’import 3.908 milioni di euro (-0,1%), mentre il mercato nazionale si dovrebbe attestare a 8.604 milioni di euro (-0,3%). Per quanto riguarda poi il saldo commerciale, si prevede che sarà positivo per 3.149 milioni di euro, in crescita dell’1,7% in confronto al 2018. Infine, considerando l’intero fatturato Federtec, i dati presentati prospettano una crescita dai 46.896 milioni di euro dello scorso anno ai 47.198 milioni di euro del 2019.

L’andamento delle trasmissioni di potenza

Le previsioni sulla chiusura del 2019 relative al comparto della trasmissione di potenza evidenziano un andamento del fatturato a crescita quasi zero (+0,2%), passando dai 7.906,8 milioni di euro del 2018 ai 7.924,9 milioni del 2019. Se si considerano l’export (4.544,1 milioni di euro), le consegne sul mercato interno (3.380,9 milioni), l’import (2.851,4 milioni) e il mercato nazionale (6.232,3 milioni), i valori previsti per il 2019 si discostano poco da quelli del 2018, indicando una sostanziale stabilità.

Passando in rassegna le diverse famiglie di prodotto, le trasmissioni meccaniche dovrebbero raggiungere un fatturato di 1.499,6 milioni di euro, in crescita dell’1% rispetto al 2018. L’export dovrebbe aumentare dell’1,5% a 1.044,3 milioni di euro, mentre le importazioni sono previste in calo del 2,5% attestandosi a 126.6 milioni di euro. Le consegne sul mercato interno saranno praticamente invariate e il mercato nazionale è previsto in calo dello 0,6%.

Quanto agli ingranaggi, questi prodotti dovrebbero arrivare a un fatturato di 1.012,5 milioni di euro, con un incremento del 2,5% sul 2018. L’export è previsto in crescita dell’1,5% (582.2 milioni di euro) e le consegne interne dovrebbero aumentare del 4% (430.4 milioni di euro), mentre le importazioni e il mercato nazionale si attesteranno su un incremento rispettivamente del 6% (358.9 milioni di euro) e del 4,9% (789.3 milioni di euro). I cuscinetti (e parti di cuscinetti) presentano invece performance con il segno “meno”, a eccezione dell’import. Il fatturato infatti dovrebbe calare dell’1,2% rispetto al 2018, scendendo a 2.891,8 milioni di euro da 2.927,7 milioni di euro. In flessione anche l’export (-1,8%, 1.494,1 milioni di euro), le consegne interne (-0,6%, 1.397,6 milioni di euro) e il mercato nazionale (-0,1%, 2.807 milioni di euro). Le importazioni dovrebbero crescere dello 0,4% (1.409.4 milioni di euro).

Infine, gli altri elementi di trasmissione dovrebbero raggiungere un fatturato di 2.521,1 milioni di euro, con un incremento sul 2018 pari a +0,3%. L’export è previsto in crescita dello 0,9% (1.423,4 milioni), mentre consegne interne (1.097,6 milioni), import (956.5 milioni) e mercato nazionale (2.054,1 milioni) dovrebbero diminuire anche se con percentuali meno negative in confronto alle proiezioni di luglio (si prevede per il 2019 rispettivamente -0,4%, -1,8% e -1,1%).

Esaminando le performance delle diverse categorie di prodotto per quanto concerne consegne interne, export e fatturato, si nota che, secondo le previsioni, gli ingranaggi continuano a mantenere i trend di crescita più alti, ma con valori percentuali ben più bassi rispetto al 2018 e anche inferiori alle proiezioni di luglio. Per i cuscinetti, invece, confrontando i dati di chiusura del 2018 con le previsioni per il 2019, l’andamento passa dal segno “più” al segno “meno”, ma con valori percentuali meno negativi rispetto alle proiezioni di luglio.

Se poi si analizza l’interscambio commerciale per aree geografiche, l’export complessivo verso l’Europa dovrebbe calare dello 0,7% attestandosi a 3.227,2 milioni di euro. Anche l’Asia dovrebbe mostrare una percentuale con il segno “meno” (-3,7%, 519.4 milioni di euro), ma in miglioramento rispetto al -7,7% delle proiezioni di luglio. Le esportazioni verso l’America dovrebbero essere in aumento (+6,8%, 713 milioni di euro) così come quelle verso l’Africa (+15%, 51.5 milioni di euro). Per quanto riguarda invece l’import, sono previste in calo le importazioni dall’Europa (-0,5%, 1.799,5 milioni di euro) e dall’America (-2,9%, 163.8 milioni di euro). Cresce l’import dall’Asia (+2,1%, 882 milioni di euro) e dall’Africa (+50%, 4.8 milioni di euro). Complessivamente il saldo commerciale (+1.692,7 milioni di euro) si riduce rispetto alle proiezioni di luglio ma resta positivo.

Le performance di oleodinamica e pneumatica

Osservando le performance dell’oleodinamica nei primi nove mesi dell’anno, risultano positivi i dati riguardanti il fatturato: l’export cresce del 4%, la produzione del 2,8%, l’import segna un +3,6%, il mercato nazionale +1,6% e le consegne interne si attestano a +0,4%. In calo invece gli ordini: -9,5% per quanto riguarda le esportazioni, -7,9% la produzione, -19,8% l’import, -10,2% il mercato nazionale e -4,5% le consegne interne. Le previsioni di chiusura d’anno per l’oleodinamica sono al ribasso rispetto alle precedenti proiezioni, anche se i valori assoluti restano comunque superiori in confronto al 2018.

L’export dovrebbe raggiungere i 2.053 milioni di euro (+3,5% rispetto al 2018), la produzione i 3.018 milioni di euro (+2,4%), l’import i 599 milioni di euro (+3%) e il mercato nazionale i 1.564 milioni di euro (+1,1%). Diversa la situazione della pneumatica che nei primi nove mesi del 2019 presenta percentuali negative per il fatturato.

L’export cala del 5,5%, l’import del 5%, il mercato nazionale del 5,9%, la produzione del 6,2% e le consegne interne del 7,1%. Anche per la pneumatica le previsioni per la chiusura del 2019 sono al ribasso, ma con risultati peggiori rispetto all’oleodinamica. L’export (460 milioni di euro) è previsto in calo del 6% in confronto al 2018, la produzione diminuisce del 6,7% a 810 milioni, l’import si attesta a 457 milioni (-5,5%) e il mercato nazionale a 808 milioni (-6,4%). L’andamento complessivo del fluid power fino a settembre 2019 vede export e produzione in crescita (rispettivamente +2,1% e +0,8%), mentre consegne interne, import e mercato nazionale presentano percentuali negative (rispettivamente -1,7%, -0,3% e -1,1%). Per quanto riguarda gli ordini, i valori percentuali sono tutti con il segno “meno”: consegne interne -5,3%, export -8,3%, produzione -7,2%, import -13,1% e mercato nazionale -8,7%. Riguardo alla chiusura del 2019, per il fluid power si prevede che l’export arrivi a 2.513 milioni di euro (+1,6% rispetto al 2018) e la produzione raggiunga i 3.828 milioni (+0,3%). L’import (1.056 milioni) e il mercato nazionale (2.372 milioni) saranno in calo (rispettivamente -0,9% e -1,6%). Infine, considerando l’andamento nei mercati esteri, le previsioni indicano una tendenza altalenante, con una buona crescita per quanto riguarda la Cina, discreta per la Francia e negativa per USA, Germania e Turchia.

I dati di Federmacchine

Durante la Giornata Economica Federtec è stato proposto anche un focus sui mercati di applicazione: sono stati presentati i dati di Federmacchine circa l’andamento dell’industria italiana della meccanica strumentale nei primi sei mesi del 2019. In particolare, l’export di beni strumentali è calato dell’1,2% nel primo semestre dell’anno (-1,4% se si considera il solo secondo trimestre), mentre le importazioni sono diminuite del 5% (-5,2% nel secondo trimestre). Inoltre, le associazioni che fanno capo a Federmacchine hanno espresso un parere in merito al futuro andamento di esportazioni e importazioni: per quanto riguarda l’export il 56% si aspetta stabilità, mentre per quanto concerne l’import la maggioranza (67%) prevede un calo.

Nuove opportunità per l’industria

Alla Giornata Economica Federtec è intervenuto anche Cristiano Valtolina della società Bizup Consulting, che ha parlato del Sales & Marketing Transformation Lab, ovvero come trasformare l’area commerciale per ottenere efficacia, differenziazione rispetto ai competitor ed efficienza. Fra le possibili tematiche che la società di consulenza può sviluppare per supportare le aziende, vi sono il concetto di Forza vendita 4.0 (al fine di dotare il reparto commerciale delle competenze e degli strumenti per conquistare il buyer omnicanale in Italia e all’estero), la servitization e l’inbound marketing transformation. Valtolina ha poi elencato alcuni fattori abilitanti la trasformazione quali la market intelligence, la creazione di un’organizzazione “customer centric” e l’allineamento sales, marketing e service.

Dopo Cristiano Valtolina ha preso la parola Riccardo Paleari di Azimut Libera Impresa, una realtà che offre una piattaforma integrata di prodotti e servizi dedicata sia alle imprese che agli investitori, con l’obiettivo di favorire l’immissione di liquidità nell’economia reale, fornendo al contempo opportunità di rendimento ai clienti investitori.

In particolare, Paleari ha citato l’intenzione di Azimut di fare da ponte tra questi ultimi e le Pmi con potenziale di crescita, supportandone così lo sviluppo.

Ha chiuso i lavori della Giornata Economica il presidente di Federtec, Fausto Villa, che ha ricordato come sia fondamentale il tema dell’innovazione soprattutto in un contesto di mercato complesso come quello attuale, dove gli equilibri internazionali sono sempre più mutevoli e imprevedibili. “La situazione globale ha certamente influito sui risultati del 2019 – ha sottolineato Villa, ma è importante reagire“.

di Elena Corti

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