Best practice: standardizzare i successi

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Best practice, ovvero buone pratiche. La traduzione letterale del termine inglese è proprio questa. Ma cosa sono e a cosa servono? E, soprattutto, sono utili o meno all’interno di un’organizzazione?

Il termine richiama indissolubilmente l’attuazione di buone pratiche da mettere in atto; ragionando in termini di impresa, in questo caso la locuzione è rivolta all’ambito aziendale. Tuttavia, per non dar adito a equivoci di alcun tipo partiamo dalla definizione che la Treccani fornisce di questo termine, ovvero: “Insieme delle attività (procedure, comportamenti, abitudini…) che, organizzate in modo sistematico, possono essere prese come riferimento e riprodotte per favorire il raggiungimento dei risultati migliori in ambito aziendale, ingegneristico, sanitario, educativo, governativo e così via”.

Per raggiungere risultati migliori

Ci troviamo di fronte dunque a un termine generalista, che a seconda dell’ambito in cui viene utilizzato può essere adattato e personalizzato per mettere in atto e raggiungere determinati scopi per un’organizzazione. Da un punto di vista pratico, l’ambito della qualità ha chiamato in causa, e li richiama tuttora, questi aspetti. Si pensi alle procedure interne o alle istruzioni operative che vengono utilizzate in molte aziende nel mondo intero. O, ancora, si immagini come una sorta di best practice, anche lo stesso manuale organizzativo presente in numerose ditte il quale rimane uno dei primi strumenti presi in esame e conosciuti non solamente da tutta l’azienda ma anche, in particolar modo, dai neoassunti.
In maniera maggiormente tangibile, le migliori pratiche sono indicazioni relative ad attività per tenere traccia di come si esegue una determinata azione. Ciò, chiaramente dovrebbe essere portato avanti tenendo conto dell’esperienza affinché tutto possa essere compiuto attraverso un iter che indichi come seguirle nel migliore dei modi possibile, riducendo al minimo il margine d’errore e, non ultimo, nel rispetto dei tempi prefissati (che non necessariamente devono coincidere con il minor tempo possibile). Si pensi ad esempio alle best practice legate a un processo in cui devono essere rispettati determinati tempi inseriti nel processo stesso come la tempra a induzione e il rinvenimento di alcuni particolari meccanici.

 

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