Il processo Direct Light Projection

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In questo articolo verrà analizzata la tecnica additiva Direct Light Projection (DLP), in grado di processare fotopolimeri tramite raggio UV attraverso un processo semplice, ma particolare.

Metodologie a confronto

I principali produttori della tecnologia Direct Light Projection (DLP) sono EnvisionTEC (USA) e DWS (Italia). Le fasi del processo riguardano essenzialmente la solidificazione mediante fascio UV emesso da un proiettore, che va a proiettare “digitalmente” solo la sezione, strato per strato, schermando tutto il resto. Il materiale usato è un fotopolimero immerso in vasca (resina termoindurente su base epossidica), dove pezzo e supporto sono realizzati con lo stesso materiale. Pertanto, vi è la necessità di eliminare i supporti meccanicamente.

Figura 2 – Sistema DLP della DWS con proiettore posto nella parte bassa del sistema.

Vi sono due tipologie di DLP:
1) Solidificazione mediante fascio UV, emesso da un proiettore (posto nella parte inferiore della macchina), della sezione completa di supporti e successiva salita dell’elevatore dopo ogni strato. Avendo il pezzo capovolto, questa tipologia si presta meglio alla lavorazione di pezzi piccoli, come può essere il caso del settore della gioielleria. In Figura 1, viene mostrato uno schema di tale sistema.
2) Solidificazione mediante fascio UV, emesso da un proiettore (posto, però, nella parte superiore della macchina), della sezione completa di supporti e successiva discesa dell’elevatore (Figura 2). Per un motivo puramente fisico legato alla gravità, questa variante di DLP è più adatta alla lavorazione di pezzi più grandi. Si noti, inoltre, come tale processo sia più simile alla stereolitografia, tranne per il laser, che è sostituito dal proiettore che ricopre tutta la lunghezza y della piattaforma (il proiettore si muove lungo y, andando a realizzare la sezione). Il processo, al contrario della stereolitografia, è molto più veloce ed è possibile solidificare completamente la sezione direttamente in macchina, senza necessità di post processing.

 

 

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