TOM3D: dove la logistica Lean incontra l’UHF

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Indaco TOM3D

Il monitoraggio e il tracciamento degli utensili e attrezzature in dotazione a un’azienda sono sinonimo di una migliore organizzazione interna e per ciò stesso di una drastica riduzione degli sprechi. Per questo l’italiana Indaco Project ha sviluppato una soluzione automatizzata e brevettata.

Dopo la presentazione del sistema TomBox – il magazzino KanBan automatizzato digitale – all’edizione 2019 di MECSPE, il produttore italiano Indaco Project ha annunciato il recente ampliamento della sua linea proprietaria di distributori automatici – o Personal Storage Machines – introducendo una inedita soluzione basata su antenne UHF (Ultra high frequency o frequenza ultra-alta: indica i segnali a radiofrequenza trasmessi nella banda che va da 300 MHz a 3 GHz).

Questo nuovo sistema brevettato porta il nome di Tom3D ed è stato sviluppato con l’obiettivo di rappresentare un esempio di magazzino intelligente connesso alla rete aziendale.

E pertanto in grado di automatizzare il processo di gestione degli oggetti restituibili: attrezzature, utensili, articoli di valore, chiavi degli automezzi e tutto quel che fa parte della dotazione di una tipica impresa manifatturiera, utilizzando la tecnologia ad antenne UHF per sapere esattamente quali oggetti vengano restituiti e risistemati al suo interno e quali invece siano ancora in uso al personale.

Indaco Project
Tom3D è un esempio di magazzino intelligente connesso alla rete aziendale con antenne UHF. Il magazzino automatizzato Tom3D di Indaco Project assicura la massima riservatezza dei contenuti e l’esclusività degli accessi.

Layout e funzionamento

Di ridotte dimensioni, modulabile, e configurabile in base agli effettivi consumi del cliente, Tom3D sta godendo di ottimi riscontri presso le aziende perché garantisce la custodia e la tracciabilità degli oggetti, affinché ogni singolo articolo, dopo essere stato utilizzato, venga depositato nuovamente all’interno del magazzino automatico.

Come ha ricordato lo stesso presidente del consiglio di amministrazione di Indaco Project Antonio Marzo «il progetto Tom3D UHF nasce dalle esigenze delle società utilizzatrici che chiedono una tecnologia capace di dare loro informazioni certe circa la reale presenza degli articoli restituiti.

E questo, tanto nel caso che essi debbano poi essere riutilizzati nei turni di lavoro successivi, quanto pure nella circostanza che siano giunti a fine vita».

Lettore badge_Tom3D
Tramite Lettura barcode Tom3D guida in automatico l’utente nelle operazioni di restituzione dell’articolo.

La soluzione Tom3D contribuisce al controllo sullo stato degli articoli e il relativo grado d’usura; nonché di verificare se essi necessitino, o meno, di un’eventuale riparazione o sostituzione.

Per garantire una maggiore sicurezza e semplicità d’uso, ogni oggetto sistemato all’interno del dispositivo è considerato come unico ed è identificato attraverso l’applicazione di un’etichetta (tag) codificata e naturalmente univoca, in maniera tale da permettere l’esatto tracciamento di ogni operazione di prelievo e di restituzione.

L’operatore deve identificarsi utilizzando il suo badge personale e successivamente viene guidato passo dopo passo nelle operazioni di prelevamento e deposito in maniera intuitiva grazie a un touch screen integrato e a una guida vocale multilingue.

Una volta aperto lo sportellino di prelievo, all’utente viene reso disponibile solo l’oggetto richiesto, eliminando così qualunque possibilità di errore.

Durante lo svolgimento delle operazioni, mediante l’antenna UHF che si trova all’interno di un apposito scomparto riservato, viene effettivamente compiuta la verifica sullo stato reale dell’oggetto: se sia stato prelevato, cioè, oppure riconsegnato.

Accessi gerarchizzati

Il magazzino automatizzato Tom3D di Indaco Project è stato disegnato in maniera tale da assicurare la massima riservatezza dei contenuti e l’esclusività degli accessi.

Questo significa che è possibile abilitare ogni singola risorsa aziendale al prelievo di ciascun oggetto, sulla base di dettagliati modelli di abilitazione settimanali o mensili e a seconda delle fasce orarie.

Per finalità statistiche e di reportistica, in più, essendo connesso alle reti intranet e Internet il dispositivo invia in tempo reale tutti i dati delle movimentazioni, consultabili poi grazie all’applicativo web-based Sesamo.

Restituzione_Tom3D
Mediante l’antenna UHF si verifica se l’oggetto sia stato prelevato oppure riconsegnato.

In tal modo è possibile sapere quando gli utensili, attrezzature e altre dotazioni sono tornati a essere disponibili; quando ne è iniziato l’utilizzo e quando sono rientrati; perché e per quali fasi del lavoro sono stati utilizzati e chi li stia utilizzando, qualora non si trovino nel rispettivo alloggiamento.

Per concludere, poi, quando l’attrezzo è a fine vita l’azienda può raccoglierlo per gestire le operazioni di sostituzione o di riparazione nonché il riciclo di materiale.

I vantaggi principali dati dall’installazione di Tom 3D sono rappresentati, riassumendo, dalla migliorata custodia delle attrezzature aziendali e dalla tracciabilità completa dei prelievi relativi e dei loro responsabili; dalla certezza della consegna; dall’abilitazione ai prelievi da parte delle sole persone autorizzate; dal monitoraggio in tempo reale dello stato degli oggetti e dello stock; dalla disponibilità di statistiche che permettono di conoscere i tempi di utilizzo di ciascun articolo controllando l’efficienza di articoli di marche diverse.

L’azienda può conoscere quindi con assoluta certezza dove e da chi ogni oggetto venga utilizzato, e per quali fasi del lavoro, con la completa sicurezza che ogni articolo ritorni infine all’interno del magazzino automatico, anche quando deve essere smaltito, riparato o sostituito.

Il magazzino Tom3D gestisce infatti anche lo stato dell’articolo (per esempio, per gli utensili è possibile dichiarare il grado di usura e categorizzare gli oggetti in base alla fase di lavoro).

Prelievo-Restituzione_TOM3D
Un primo piano dello schermo a tocco che guida l’utente nelle fasi di prelevamento e restituzione.

Un sistema intelligente

Da quasi 26 anni sul mercato, Indaco Project ha sede a Castel Maggiore in provincia di Bologna e pertanto in una delle patrie d’elezione della meccanica e della tecnologia made in Italy.

Il suo successo lungo oltre un quarto di secolo si deve senza dubbio anche alla capacità di intercettare le tendenze di spicco dell’hi-tech internazionale e adattarle alla realtà di casa nostra.

E non c’è dubbio che fra i principali trend degli ultimi anni vi sia stato quello della corsa alle soluzioni basate sull’intelligenza artificiale e, in una parola, fondate su tutto quel che è smart.

Nuova sede Indaco Project
La nuova sede dell’azienda.

Tom3D non fa perciò eccezione. «Il nostro sistema Tom3D», ha fatto sapere l’azienda, che progetta e realizza software e hardware per l’automazione dei processi di lavoro nei settori delle risorse umane, della sicurezza fisica e IT, dell’intra-logistica e dei MES, «può essere a pieno titolo definito intelligente perché è capace di auto-apprendere (in una logica di machine learning) quali oggetti vengano prelevati dagli utilizzatori con maggiore frequenza.

Conseguentemente, li riposiziona a video dando loro, prima che ad altri, una più ampia visibilità.

La scelta ha il merito di agevolare e velocizzare il prelevamento, ma rappresenta al tempo stesso solamente una delle diverse modalità che l’azienda può decidere di impostare per mostrare le informazioni ai suoi dipendenti, in modo tale da poter fornire tutto il supporto necessario per agevolare l’utilizzo delle personal storage machine o PSM».

Il costruttore felsineo ha quindi proseguito: «Una volta utilizzato l’utensile o l’attrezzo, allora lo si dovrà andare a riporre all’interno del magazzino automatico. Di nuovo, sarà necessario identificarsi ma, a questo punto, grazie all’autoapprendimento, Tom3D saprà già quali oggetti sono stati prelevati dalla singola persona e mostrerà sul display esclusivamente quegli oggetti specifici e non gli item presenti nel suo database completo. L’utente può in tal modo selezionare l’immagine e la relativa descrizione del prodotto ed essere abilitato alla sua restituzione all’interno di un determinato box o scomparto. Anche in questa circostanza, si può dire che non esista alcuna possibilità di errore, perché solamente uno dei box sarà reso disponibile per accogliere l’oggetto».

Nell’eventualità che anche un codice a barre sia presente e si intenda procedere all’installazione di un lettore sulla macchina, può essere eliminato un ulteriore passaggio.

La restituzione potrà avere luogo direttamente a seguito della lettura del bar-code senza che l’articolo debba essere selezionato sullo schermo a tocco.

logo Indaco

Questa è una fase molto importante dell’intera procedura perché, grazie alla funzionalità di Restituzione – sviluppata da Indaco Project sul sistema Tom3D – e grazie inoltre alla tecnologia UHF, vengono registrate ed eventualmente inviate al responsabile aziendale le seguenti informazioni:

  • L’articolo è rientrato all’interno del Tom3D con certezza;
  • L’utilizzo è durato per un determinato periodo di tempo e per una certa lavorazione;
  • L’oggetto ha un certo grado di usura: grado 1, 2, 3 e oltre, a seconda di quanto stabilito dalle policy aziendali;
  • È necessaria una sostituzione/riparazione dell’oggetto.

In caso in cui l’utente dichiari che quell’oggetto non è più riutilizzabile, Tom3D lo bloccherà al suo interno in modo che non venga erogato a nessun’altro.

Verrà quindi mandata una e-mail agli addetti preposti alla sostituzione degli articoli usurati o da riparare.

 

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