White paper | Più competitivi con la CFD integrata nel CAD

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Un white paper dedicato all’aumento della produttività di progettazione grazie alla Computational Fluid Dynamics (CFD) integrata nel CAD.

In un’epoca in cui la rapidità a soddisfare bisogni del momento è vitale, come si può diventare più produttivi e più efficienti? È ancora sostenibile insistere con le stesse modalità di processo idea-progetto-produzione? Oppure sarebbe più appropriato esaminare in dettaglio tutte le fasi produttive e predisporre un processo ottimale che consenta di lavorare in modo più efficace, produttivo e competitivo?

L’importanza del gemello digitale

E’ ormai è risaputo che la creazione del “gemello digitale” di un oggetto, consente di effettuare una serie quasi infinita di verifiche funzionali e di resistenza di un singolo componente o di un intero assieme prima di averlo realizzato, risparmiando enormi risorse in termini di tempo e costi di prototipazione.

Questo perché il costo di ogni modifica progettuale aumenta a ogni passaggio, dal concept alla produzione.

Inoltre, i costi per correggere eventuali difetti aumentano man mano che si procede ulteriormente nel processo.

Questo è il motivo per il quale gli ingegneri, non solo devono poter simulare prima, ma dovrebbero poterlo fare anche spesso al fine di stare al passo con le continue modifiche apportate al progetto.

La fluidodinamica computazionale integrata nel CAD

Questa pratica si è ormai estesa un po’ a tutte le aree, tra cui l’analisi della fluidodinamica computazionale (CFD), in precedenza riservata agli specialisti e utilizzata solo durante la fase di validazione.

L’approccio odierno basato sul “CFD Frontloading” offre l’ambiente ideale per la progettazione incentrata sulla CFD.

In passato, un’analisi simile era chiamata “CFD Upfront”, oggi si parla di CFD integrata nel CAD affinché gli ingegneri possano operare modifiche in un ambiente CAD con una geometria nativa, senza trasferire i dati dal CAD a sistemi di simulazione esterni.

Infatti, nell’analisi fluidodinamica e di scambio termico, l’obiettivo è comprendere cosa succede soprattutto negli spazi vuoti (complementari ai solidi).

Con la CFD tradizionale, è necessario creare una geometria aggiuntiva per rappresentare quegli spazi.

Le soluzioni “CFD di progettazione”, invece, riconoscono che gli spazi vuoti sono costituiti da fluidi, consentendo all’utente di non sprecare tempo nel realizzare le geometrie corrispondenti ed evitando così passaggi inutili.

La velocità abbinata alla precisione assicura un vero e proprio vantaggio competitivo.

Aumentare la produttività di progettazione grazie alla CFD

Leggi il white paper intitolato “Sette suggerimenti per aumentare la produttività di progettazione grazie alla CFD di progetto”, scoprirai con dettagli e testimonianze che oggi, la simulazione CFD come parte integrante nella fase di progettazione, non è più solo un lusso per pochi, è una necessità per tutti.

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