Il Gruppo CDP offre importanti strumenti a sostegno del tessuto produttivo italiano, supportando le imprese colpite dall’emergenza sanitaria.
Un ventaglio di possibilità
In questa fase complicata, per il paese e per le imprese del sistema Italia, il Gruppo CDP ha deciso di predisporre strumenti concreti a sostegno del tessuto produttivo, per provare ad alleviare le sorti in uno dei momenti più difficili della storia economica e sociale.
In un comunicato stampa del 10 marzo 2020, il Gruppo ha congiuntamente messo in atto alcune iniziative per sostenere la crescita, l’export e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Successivamente CDP si è adeguata operativamente secondo le indicazioni del decreto legge “Cura Italia” e non si esclude che seguirà ulteriormente le indicazioni dei futuri decreti che verranno emanati nel corso della pandemia.
Il Gruppo ha deciso di operare attraverso quattro filoni operativi, ognuno poi con una differente modalità di intervento. Partiamo dai primi due: CDP ha previsto (1) un plafond, suddiviso in differenti provvedimenti, per un totale di 7 miliardi di euro, per facilitare l’accesso al credito delle imprese, e (2) una serie di interventi di moratoria e dilazione di pagamento, in favore delle imprese già beneficiarie di finanziamenti a sostegno di export e internazionalizzazione. Queste prime due risoluzioni sono già state deliberate, mentre nel momento in cui si scrive, ve ne sono altre due in fase di approvazione e quindi probabilmente operative nel momento in cui si legge. Ci riferiamo alle misure approvate nel “Cura Italia”, che hanno bisogno di tempi tecnici per essere operative: (1) un plafond Mid-Large Corporate, che fornirà liquidità alle medie e grandi imprese italiane fino a 10 miliardi di euro grazie alla contro-garanzia statale, e (2) il rafforzamento del Fondo Rotativo legge n. 394/81, a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese, mediante co-finanziamenti a fondo perduto.
Analizziamo le tipologie di interventi e proviamo a capire se fanno al caso nostro.
