Cybersecurity: webinar per imparare a proteggere i propri sistemi IT

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Da quando è cominciata la pandemia, l’FBI ha registrato un aumento del 300% nelle segnalazioni dei crimini informatici. Come se la minaccia del virus non fosse già abbastanza inquietante, gli hacker non si sono lasciati sfuggire l’opportunità di violare le reti più vulnerabili mentre il lavoro d’ufficio si spostava nelle singole abitazioni.

Gli attacchi informatici costituiscono uno dei principali rischi per le attività produttive, e questo le espone a danni a volte incalcolabili: dalla perdita di informazioni riservate all’interruzione dei processi di business.

Rispetto al 2018, nel 2019 il numero maggiore in termini assoluti di attacchi critici si osserva verso le categorie “Multiple Targets” (+29,9%), “Online Services / Cloud” (+91,5%) ed “Healthcare” (+17,0%), seguite da “GDO/Retail” (+28,2%), “Others” (+76,7%), “Telco” (+54,5%) e “Security Industry” (+325%) (fonte: rapporto Clusit 2019).

Webinar gratuito cybersecurity: come sviluppare uno scudo protettivo nel nuovo panorama digitale

QUANDO?
18 Novembre 2020, dalle 14:30 alle 16:00

A CHI SI RIVOLGE L’EVENTO?
L’evento è rivolto a CIO, CISO, responsabili IT.

PERCHE’ PARTECIPARE?
• Per identificare come applicare la sicurezza informatica all’interno della propria realtà
• Per comprendere se ci sono lacune nelle competenze e nelle tecnologie che impediscono l’implementazione di soluzioni di sicurezza informatica
• Per conoscere casi d’uso reali di applicazione di sicurezza informatica
• Per delineare le azioni chiave utili ad attuare il piano operativo

In virtù di un’esperienza pluridecennale in fatto di sicurezza informatica abbiamo invitato Cisco, leader di settore che ha sviluppato soluzioni che consentono di proteggere la proprietà intellettuale, le risorse dell’impianto e l’integrità della produzione con prodotti, tecnologie e servizi di sicurezza ad accesso convergente e di unificare le implementazioni di cibersecurity per ambienti IT e OT.

GLI SPEAKER
Lucia Chierchia, Managing Partner & Phygital Factory Lead di Gellify, Alessandro Garnero, Editorial Manager di Tecniche Nuove, Fabio Florio, business development manager di Cisco, Michele Colajanni, professore presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e un hacker etico guideranno i partecipanti nella comprensione della tecnologia di cybersecurity analizzando in modo interattivo casi reali per poter identificare elementi concreti sul piano operativo.

→ Fabio Florio

La sicurezza è un viaggio, non sempre facile da intraprendere e da completare. Le imprese lavorano per costruirsi un futuro e si battono per proteggerlo rendendolo più sicuro ma spesso la complessità rappresenta un ostacolo non facile da superare. È necessario proteggere le infrastrutture e anche le persone che lavorano dovunque si trovino, con qualunque tipo di device si colleghino, a volte 24/7. In questo contesto gli attacchi cyber continuano ad evolvere diventando sempre più sofisticati e più smart. La risposta a tutto questo è semplificare: semplificare usando piattaforme di cybersecurity altrettanto smart che consentano di orchestrare, monitorare ed automatizzare la gestione della sicurezza, facendo leva su architetture integrate ed interoperabili, su strumenti di thread intelligence evoluti e adottando un approccio di tipo ‘zero-trust’. Questo è il modo in cui Cisco accompagna i suoi clienti in questo viaggio verso la sicurezza“.

→ Michele Colajanni

Il report 2019 del World Economic Forum è chiaro: il cyber risk è il secondo più grave per le industrie. Il messaggio banale è che tutte le organizzazioni dovrebbero investire molte più risorse nella sicurezza informatica, ma la realtà pone due ostacoli: le soluzioni tecnologiche costano e le competenze umane scarseggiano. Nessuna Pmi ha un budget sufficiente a tutelarsi dal punto di vista di tutti gli attacchi cyber né ha competenze interne adeguate. Nell’ambito dell’incontro, che si auspica interattivo, si presenteranno con franchezza i principali problemi in termini di cybersecurity delle imprese e si inviteranno tutti a integrare le problematicità emerse con proprie esperienze dirette o indirette. Dopodiché, si illustreranno alcune possibili strade da intraprendere, nella considerazione che, così come non esistono due attività identiche, non esiste un’unica soluzione che possa andar bene per tutti“.

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