Per Inplaf, un bel 10 in piegatura

Gianandrea Mazzola

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inplaf warcom

Specializzata nella lavorazione lamiera, con predilezione nel segmento degli elementi strutturali e dei profili di finitura interna per la costruzione modulare, industriale e la realizzazione di case mobili, Inplaf dispone di un articolato parco di presse piegatrici, tra cui ben 11 macchine a marchio Warcom

Di Gianandrea Mazzola

Inplaf, lavorazioni lamiera Made in Bibbiena

Warcom - inplaf
Paolo Robazza e Angelo Boroni di Warcom insieme ai fratelli Guerrini di Inplaf

Fondata dall’intuizione di Piergiorgio Guerrini nel 1981, Inplaf nasce inizialmente con l’obiettivo di eseguire montaggi di lattonerie industriali. Non passa poi molto tempo, per vedere l’esperienza, la duttilità e il dinamismo dell’azienda, concretizzarsi nello sviluppo del settore di profili presso-piegati. In questo ambito, grazie all’impiego di macchinari di ultima generazione, l’azienda inizia a lavorare internamente la lamiera, potendosi così progressivamente proporre in qualità di terzista per realtà operanti nei settori delle porte industriali, delle scaffalature, trasporto materiali ceramici, impianti fotovoltaici, come anche serre, parcheggi e impianti a terra, oltre che carpenteria in generale. Alla fine degli anni Novanta Inplaf si inserisce anche nel segmento dei presso piegati strutturali e profili di finitura interna, componenti fondamentali nella costruzione di moduli prefabbricati e di case mobili e di capannoni industriali destinati a vari usi (produttivo, allevamento, etc etc.). Tale attività le permette, oggi, di ricoprire una posizione di assoluto rilievo a livello internazionale, collaborando con le più importanti aziende operanti nel settore. L’utilizzo di tali moduli, infatti, è diventato una consuetudine costruttiva soprattutto nel mercato estero, nel quale Inplaf si muove ormai da tempo, con clienti diretti e consolidati nell’intero territorio europeo e non solo.

L’azienda svolge la propria attività su una superficie produttiva di oltre 12.000 mq, distribuiti in tre vicini stabilimenti a Bibbiena (AR), grazie al supporto di 90 dipendenti.

«Il più recente – spiega Giacomo Guerrini, seconda generazione alla guida dell’azienda insieme al fratello Massimiliano – nel quale siamo operativi dall’inizio di quest’anno, consta di circa 7.000 mq ed è lo spazio produttivo dove abbiamo installato le nuove presse piegatrici Warcom». Cliente storico del costruttore bresciano, Inplaf ha acquisito le prime macchine poco più di un decennio fa: due presse piegatrici da 6,5 m in tandem (per 12 m totali di lunghezza di piega) da 400 ton, insieme ad altre due da 8 m, sempre da 400 ton e sempre della serie Futura. «Sono due Futura – precisa Guerrini – anche le nuove macchine installate nel nuovo sito produttivo: due presse da 6,5 metri per 500 tonnellate ciascuna in configurazione tandem. A queste si aggiunge poi una pressa piegatrice serie Dinamica da 4 metri e 320 tonnellate e una cesoia a ghigliottina Prima da 6 metri».

Piegatura perfetta anche su lunghezze importanti grazie a Warcom

Ad oggi presso Inplaf sono operative un totale di 11 macchine Warcom, di cui 10 piegatrici e una cesoia:

Panoramica del reparto produttivo di Inplaf con installate le macchine Warcom

«Perché Warcom? Senza dubbio – afferma lo stesso Guerrini – ha giocato un ruolo decisivo il riscontro delle prime macchine acquistate ormai nel 2009 che ci ha convinto a essere fedeli a questo brand. Ritengo il rapporto qualità prezzo, ferme restanti le nostre esigenze, assolutamente competitivo. Macchine senza dubbio al passo con l’innovazione, tenuto conto che la lamiera è tutt’altro che tecnologica, è un materiale “vivo”». Non è un segreto infatti che la piegatura della lamiera, nonostante gli enormi e importanti passi avanti fatti dai costruttori, è ancora oggi sintesi sinergica tra macchina e operatore. «Le presse Warcom – aggiunge Guerrini – sono in grado di agevolarci nella quotidiana attività e, soprattutto, si sono dimostrate e si dimostrano molto affidabili e strutturalmente resistenti. È nostra abitudine sfruttare mediamente una macchina per circa un decennio, arco di tempo che per le nostre presse significa essere attive per circa 18 ore al giorno dove la fase di piegatura contempla normalmente l’utilizzo di lamiera da 30 decimi, facendo uso anche di utensili piega-schiaccia. In sintesi, il 70% della nostra giornata lavoriamo alla massima potenza. L’affidabilità deve dunque essere alla base di tutto per non intralciare i tempi di attraversamento». Identica soddisfazione anche per la nuova cesoia a ghigliottina oleodinamica Warcom, entrata anch’essa a far parte del parco macchine nel corso di quest’anno. Creata per i clienti più esigenti nel settore taglio lamiera, la gamma di macchine Prima adotta di serie soluzioni tecniche all’avanguardia come: Cnc a 3 assi modello WarcomEvo per la gestione automatica di angolo, interspazio e registro posteriore, struttura robusta con il porta lama guidato su tutta la lunghezza, registro ribaltabile, banco pieno con sfere di scorrimento. Questo allestimento di serie rende la macchina una cesoia studiata per lavori intensi di qualità (centro servizi, contoterzisti, impianti di cesoiatura automatici). Il modello scelto da Inplaf assicura una lunghezza di taglio fino a 6.150 mm (passaggio tra i montanti fino a 6.250 mm), profondità incavo tra i montanti di 200 mm, su spessori nominali fino a 8 mm.

Dal coil all’assemblaggio

Warcom dinamica
Pressopiegatrice Warcom DINAMICA 4 m x 250 ton

Oltre agli investimenti in tecnologia di presso-piega, Inplaf ha inoltre intrapreso un percorso di digitalizzazione che, una volta terminato, collegherà, grazie anche alla contestuale implementazione di un nuovo gestionale, tutta la parte amministrativa, commerciale e produttiva traghettandola nel mondo della quarta rivoluzione industriale (Industria 4.0). «L’ingresso nel nuovo plant produttivo – rileva Guerrini – e la nuova organizzazione adottata, meglio strutturata rispetto ai flussi di lavoro, ha permesso di aumentare la produzione di circa il 20-25% ogni mese, mantenendo gli stessi orari e con la stessa forza lavoro». La maggior parte delle lavorazioni partono da coil e nastri per produrre profili fino a una lunghezza massima di 13,00 m per uno spessore massimo di 4 mm, ma diminuendo la lunghezza del profilo, Inplaf è in grado di realizzare prodotti anche con spessori superiori. Il magazzino per lo stoccaggio delle materie prime ha una giacenza media superiore alle 2.000 ton, il che garantisce grande disponibilità di materiali. I prodotti maggiormente trasformati (con una media di circa 18.000 ton/anno) sono in lamiera pre-verniciata (da 0,5 a 1,5 mm di spessore, in vari formati, colori e finiture), lamiera zincata (da 0,5 a 5 mm di spessore in vari formati), lamiera nera (da 1,5 a 20 mm di spessore), acciaio inox, Corten ed alluminio grezzo e pre-verniciato. Il primo reparto del ciclo di lavorazione vede impiegate tre linee di taglio, una delle quali di recente inserimento, le quali provvedono a tagliare in fogli di varia lunghezza i coil e i nastri, che saranno successivamente punzonati o piegati. Il reparto di punzonatura permette di effettuare fori e scantonature (anche a 45 gradi) nelle lamiere, prima della piegatura. La vasta gamma di utensili permette di soddisfare gran parte delle esigenze. Le due punzonatrici da nastro hanno un’elevata produttività, in quanto in un unico macchinario, si effettuano le operazioni di spianatura, punzonatura e taglio a lunghezza, in preparazione della successiva piegatura. La piegatura viene effettuata con una quindicina di macchine, di cui 10 Warcom. «Per soddisfare al meglio le più diverse esigenze dei nostri clienti – aggiunge Guerrini – siamo dotati di un laser per la produzione di lastre e profili con uno spessore fino a 20 mm; il reparto saldatura, invece, consente di realizzare piccoli lavori di assemblaggio, offrendo in alcuni casi un prodotto “semi-finito”». A supporto del prezioso servizio, infatti, sono presenti in Inplaf anche saldatrici a filo, con la possibilità di realizzare dime per la corretta esecuzione degli assemblaggi.

 

Warcom Futura: massima precisione di piega, anche in configurazione tandem

warcom futura tandemTra le ultime macchine installate nel nuovo sito produttivo da Inplaf spiccano anche le due presse piegatrici Futura 65-500, in configurazione tandem da 500 ton per 6.500 mm di lunghezza di piega ciascuna. Stiamo parlando di macchine idrauliche ideali per applicazioni di carpenteria medio-pesante, interamente personalizzabili, disponibili in esecuzioni da 40 a 1.500 ton. Caratterizzate da una struttura monolitica molto robusta e dotate di componenti strutturali leggermente sovradimensionati per garantire sia la solidità che la sicurezza (dato il lavoro gravoso e ripetitivo), le macchine in tandem operative presso gli stabilimenti Inplaf vantano un’apertura di 650 mm, corsa 400 mm e incavo da 650 mm; sono in grado di processare egregiamente sugli oltre 12 m di lunghezza di piega utile, svariati materiali di generosi spessori. Governate da Cnc Talento e dotate di guide di scorrimento pestone a lardoni rivestite in materiale composito antifrizione “Rexilon” con relativo impianto di lubrificazione, vantano di serie controlli videografici a colori con simulazioni e ottimizzazioni delle sequenze di pieghe, e adottano un registro posteriore a due assi X-R rapido, altrettanto robusto oltre che preciso. Qualità e accuratezza di processo sono garantite anche dalla presenza di un dispositivo di centinatura idraulica dinamica attiva Dcs Plus con estensimetri per controllo delle flessioni e sensori di pressione per il controllo dello spessore in tempo reale (centralina idraulica indipendente).

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