L’affilatura degli utensili

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Analizziamo i singoli fattori fondamentali dell’affilatura degli utensili. I materiali, le macchine, le mole, gli standard e gli strumenti di misura.

I materiali degli utensili

I materiali più comuni per gli utensili sono l’acciaio super rapido HSS e l’HSSCo al cobalto, l’acciaio da polveri, il metallo duro e alcuni materiali molto duri come PCD, CBN e il Cermet.

Gli utensili in HSS e HSSCo sono taglienti e tenaci, mentre quelli in metallo duro presentano elevata durezza, ma sono scarsamente tenaci e possono spezzarsi senza flettersi. La densità del metallo duro è molto maggiore di quella dell’acciaio super rapido.

Questi sono i due tipi di materiali di cui sono principalmente fatte le punte, i maschi, le frese e gli alesatori. Gli acciai da polveri si situano in mezzo e sono utilizzati per punte, frese e maschi.

Gli utensili in HSS sono meno sensibili agli impatti grazie alla loro tenacità, mentre gli utensili in metallo duro hanno durezza e fragilità elevata, risentono degli impatti e hanno i taglienti che si possono rompere più facilmente. La precisione richiesta agli utensili in HSS è relativamente bassa, pertanto le loro esigenze di affilatura non sono elevate e anche il costo della riaffilatura è contenuto. Per questi motivi molte officine utilizzatrici di questi utensili hanno un loro reparto di riaffilatura. A differenza degli utensili in metallo duro, che vengono spesso inviati presso i centri di riaffilatura specializzati. Si ipotizza che attualmente più dell’80% degli utensili che vengono riaffilati dagli affilatori specializzati sia costituito da utensili in metallo duro.

 

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