Camozzi e le altre italiane premiate per la meccatronica

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Roboze è la startup più innovativa.

Camozzi Group, multinazionale italiana specializzata nella produzione di componenti e sistemi per l’automazione industriale con sede a Brescia, si è aggiudicata la 14esima edizione del Premio Italiano Meccatronica. Il presidente di Unindustria Reggio Emilia, Fabio Storchi, ha consegnato virtualmente il riconoscimento in occasione dell’incontro degli imprenditori “2021 – dalla reazione all’azione”.

Le motivazioni

Il Comitato Scientifico del premio, organizzato e promosso da Unindustria Reggio Emilia, in collaborazione con il Club Meccatronica, Nova – Il Sole 24 Ore e Community Group, ha indicato Camozzi quale vincitrice per aver adottato soluzioni meccatroniche, che hanno permesso lo sviluppo di prodotti innovativi tali da determinare vantaggi competitivi distintivi sui mercati internazionali: “La giuria del Premio Italiano Meccatronica ha deciso di conferire il riconoscimento per l’edizione 2020 a Camozzi per avere saputo negli ultimi anni trasformarsi da azienda leader nel settore dei componenti per l’automazione industriale a realtà in grado di offrire soluzioni innovative a 360 gradi in differenti settori sfruttando le tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0, nuovi modelli di business, nuove competenze e collaborazioni con imprese e centri di ricerca. La sua ‘sperimentazione del nuovo’ ha portato il gruppo ad essere uno dei protagonisti della ‘nuova meccatronica’ divenendo per questo un esempio da segnalare alle altre imprese della meccatronica italiana e di settori connessi. Per questo motivo le sue innovazioni sono significative per i molti dei nuovi modelli di business emergenti dalla rivoluzione digitale e dai cambiamenti repentini emersi nella congiuntura degli ultimi tempi”.

Il premio per l’innovazione

Il Comitato ha poi assegnato un riconoscimento alla startup più innovativa del 2020: Roboze (Bari), che produce soluzioni innovative di stampa 3D, che aiutano le imprese manifatturiere di tutto il mondo a digitalizzare i processi produttivi, producendo componenti in super polimeri just in time e on demand. Grazie a un costante investimento in termini di ricerca e sviluppo nel campo dell’ingegneria dei materiali, delle nuove tecnologie e dei servizi industriali, in pochi anni Roboze è cresciuta, con professionalità e competenza, arrivando a sfidare le più importanti aziende di progettazione di soluzioni di stampa 3D in tutto il panorama mondiale.

Il Comitato Scientifico

Il Comitato Scientifico, presieduto da Fabio Storchi, presidente di Unindustria Reggio Emilia, è composto da: Alberto Rocchi, presidente Club Meccatronica, Luca De Biase, caporedattore Nòva – Il Sole 24 Ore, Cesare Fantuzzi, direttore DISMI-Dipartimento Scienze e Metodi dell’Ingegneria Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Enzo Rullani, docente Venice International University, e Auro Palomba, presidente di Community Group, come segretario.

Le altre partecipanti

Le altre società selezionate con la collaborazione di Nòva – Il Sole 24 Ore, media partner dell’iniziativa, che hanno ricevuto un riconoscimento come finaliste in occasione della cerimonia sono: ESA (Bibbiano, Reggio Emilia) sistemi integrati per la salvaguardia dell’ambiente; Fluid-o-Tech (Corsico, Milano) pompe volumetriche e sistemi per la gestione dei fluidi; PFM (Torrebelvicino, Vicenza); macchinari per il packaging; Siare Engineering (Valsamoggia, Bologna) apparecchiature elettromedicali per anestesia e rianimazione.

Le menzioni

La giuria inoltre ha riconosciuto il valore di tutte le finaliste assegnando le seguenti menzioni:

A Fluid-o-TechPer aver saputo nel corso degli anni divenire un punto di riferimento nel campo del movimento dei fluidi con la massima precisione in differenti settori e poi per aver affrontato in anticipo e con successo la sfida della trasformazione digitale grazie ad investimenti in nuove competenze, prodotti interconnessi e modelli di open innovation con centri di ricerca, università e startup”.

A ESA – Ecologia Soluzione AmbientePer avere saputo innovare un settore tradizionale come quello della raccolta dei rifiuti grazie all’applicazione delle più moderne tecnologie meccatroniche garantendo così benefici per l’ambiente, per gli operatori e anche per i cittadini”.

A PFMPer aver saputo innovare il settore del Packaging alimentare con particolare riferimento alle confezionatrici per imballaggi flessibili, con soluzioni in grado di assicurare grande flessibilità, rapidi setup e una maggiore sostenibilità ambientale grazie all’utilizzo di film ecosostenibili”.

A SiarePer essere stata in grado, come unica produttrice italiana, di moltiplicare in pochissimo tempo – e anche grazie alla collaborazione dello Stato e di altre aziende – la produzione di ventilatori polmonari necessari per le terapia intensive negli ospedali in modo da soddisfare i picchi della domanda di pazienti Covid in insufficienza respiratoria”.

Infine, la menzione per il vincitore della sezione “Startup” a Roboze: “Per aver saputo realizzare, partendo dall’Italia, una macchina per la stampa 3D professionale, in grado di stampare materiali altamente performanti e di rendere applicabile la tecnologia della manifattura additiva in ambito industriale”.

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