Giovani e donne, il futuro è… un’impresa

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“Nuove Imprese a Tasso Zero”, l’incentivo dedicato ai giovani e alle donne che scelgono di fare impresa, si rivolge ora a una platea più ampia di potenziali interessati.

Importanti novità per “Nuove Imprese a Tasso Zero”, l’incentivo Invitalia che sostiene le micro e piccole imprese composte in prevalenza o totalmente da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età.

Le principali novità

Si amplia la platea dei potenziali beneficiari: possono infatti presentare domanda
di finanziamento, non più le imprese costituite entro 12 mesi dalla firma del contratto, ma quelle costituite entro i 5 anni precedenti, con regole e modalità differenti a seconda che si tratti di attività costituite da non più di 3 anni o da almeno 3 e da non più di 5.

Cambia anche la forma di agevolazione: viene introdotto il fondo perduto in combinazione con il rimborso agevolato, nei limiti delle risorse disponibili e viene innalzato il tetto del finanziamento a tasso zero per le aziende più mature, sempre con il limite di età compreso tra i 3 e i 5 anni. In questo caso il finanziamento arriva a coprire gli investimenti fino a 3 milioni di euro (al netto dell’IVA). Nel dettaglio, le imprese costituite da non più di 3 anni possono presentare progetti di investimento fino a 1.5 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o sviluppare attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo. Possono contare su un mix di finanziamento fino al 90% del totale della spesa ammissibile di cui il contributo a fondo perduto non può superare il limite del 20%. Possono anche chiedere un contributo ulteriore, fino al 20% delle spese di investimento, per l’acquisto di materie prime e servizi necessari allo svolgimento dell’attività d’impresa.

Le imprese costituite da almeno 3 anni e da non più di 5 possono invece presentare progetti che prevedono spese per investimento fino a 3 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti, nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo. Anche in questo secondo caso, le imprese possono contare su un mix di finanziamento fino al 90% del totale della spesa ammissibile di cui il contributo a fondo perduto non può superare il limite del 15%.

È possibile presentare la domanda con i nuovi criteri introdotti dalla Circolare n. 117378 dell’8 aprile 2021 – e successiva modifica limitatamente all’allegato A – della Direzione generale per gli incentivi alle imprese – Ministero dello Sviluppo Economico.

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