Aspetti tecnici della telemanutenzione

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Alcuni aspetti tecnici e organizzativi sono essenziali per il successo di questa recente frontiera della manutenzione. Ad, esempio, predisposizioni dei mezzi di lavoro che sono soggetti alla telemanutenzione, le peculiarità richieste alla rete di comunicazione locale, l’organizzazione delle risorse umane di chi eroga e di chi riceve un servizio in telemanutenzione, la formazione delle professionalità emergenti.

Le caratteristiche fondamentali di un sistema idoneo a operare in telemanutenzione permettono l’interazione fisica e virtuale tra il bene da mantenere (denominato «locale») e un centro di controllo (denominato «remoto») distante da esso. Un’interazione parziale con altri punti remoti può eventualmente essere resa disponibile. In questo contesto col termine sistema s’intende il complesso di oggetti fisici e di codici software che rendono possibile l’azione bidirezionale seguente:
1. da locale a remoto: acquisizione, trasferimento, condizionamento, elaborazione, presentazione e archiviazione di dati che hanno la loro origine sul bene;
2. da remoto a locale: decisione di attività da svolgere, scelta di dati da inviare in locale, trasferimento, condizionamento, pilotaggio di attuatori, esecuzione delle attività decise, verifica della correttezza dell’esecuzione, invio a remoto del segnale di fine intervento.

Un bene può essere sottoposto a telemanutenzione solo se possiede alcune caratteristiche essenziali conferitegli in fase di costruzione «ex novo» oppure a seguito di un intervento di adattamento. Tra queste caratteristiche alcune sono indipendenti dal tipo di bene, altre invece sono proprie per ciascuna tipologia.

Requisiti non dipendenti dalla tipologia del bene

Vi sono requisiti fondamentali che qualsiasi bene deve soddisfare per poter essere oggetto di telemanutenzione; tali requisiti sono propri del sistema di generazione e di gestione dell’informazione, che controlla un flusso bidirezionale di dati in entrata e in uscita dal bene stesso. Tale sistema è formato in massima parte da hardware elettronico che realizza una logica scritta su codice software. Questo sistema non è affetto dalla natura dell’informazione che tratta (temperatura, tensione, grandezza adimensionale…) e tantomeno dal valore assunto dalle variabili che la costituiscono. Il sistema di generazione e di gestione dell’informazione deve risiedere almeno in parte sul bene da telemanutenere.

Nei casi canonici di telemanutenzione col prefisso «tele» si sottintendono distanze che separano inequivocabilmente il bene da un’unità interagente con esso per scopi manutentivi, a bordo della quale si trova la restante parte del sistema in questione.

Il sistema viene ripartito tra bene e unità remota in funzione dei fattori di convenienza funzionale, organizzativa ed economica; tale ripartizione si stabilisce in fase di progettazione (o di riprogettazione per adattamento). Per motivi di affidabilità, o di semplicità operativa, talvolta si preferisce ridondare il sistema sia in locale sia da remoto.

 

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