Amazon alle prese con la plastica

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Il colosso dell’ecommerce mondiale Amazon si ritrova sotto pressione a causa delle richieste degli shareholder di fare chiarezza sulle quantità di plastica impiegate per gli imballaggi e di definire un piano risolutivo per la riduzione dell’impronta ambientale.

Botta e risposta

La mozione, co-proposta dal gruppo di azionisti attivisti As You Sow, invita Amazon a fornire un rapporto entro dicembre 2021 che mostri quanto gli imballaggi in plastica sono presenti nelle sue attività e quali azioni ha intrapreso per affrontare il problema. Tutto questo perché, lo scorso anno, un rapporto di Oceana ha stimato che Amazon avesse generato circa 210.000 tonnellate di rifiuti di imballaggio in plastica nel 2019 e che fino a 10.000 tonnellate di plastica sono entrate in acqua dolce ed ecosistemi marini in quell’anno. Queste cifre sono state contestate da Amazon, accusando il gruppo di “calcolare drammaticamente male” il suo uso della plastica, sostenendo di aver usato circa un quarto della cifra citata, sottolineando si aver ridotto di oltre un terzo il peso degli imballaggi in uscita e di aver eliminato oltre 1 milione di tonnellate di materiale dal 2015.

La campagna di As You Sow ha avuto recentemente un’ulteriore spinta quando l’Institutional Shareholder Services (ISS) ha raccomandato agli azionisti di Amazon di votare a favore della proposta, citando la crescente preoccupazione per i danni ambientali causati dalla plastica, nonché le normative previste in futuro. In risposta alla risoluzione, Amazon ha affermato che avrebbe esaminato e affrontato la “preoccupazione per la riduzione dell’inquinamento da plastica” adottando misure per condividere le informazioni sui suoi progressi in materia. Il gruppo ha comunque sottolineato di aver compiuto significativi passi in avanti per ridurre l’uso della plastica in quattro aree chiave: plastica
negli imballaggi per prodotti fabbricati da altre aziende; plastica negli imballaggi che Amazon riconfeziona per la consegna; plastica nei dispositivi e nei prodotti etichettati di Amazon; plastica nei negozi fisici, come Whole Foods.

di Mariangela Quarto

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