La terza rivoluzione industriale è stata caratterizzata dall’introduzione e dall’utilizzo estensivo dei robot industriali: manipolatori a base fissa, versatili e precisi, che, in accordo a normative internazionali, sono tenuti ad operare all’interno di barriere protettive per garantire la sicurezza dell’operatore.
Con l’obiettivo di automatizzare ulteriormente la produzione, la quarta rivoluzione industriale, o Industria 4.0, si contraddistingue per l’utilizzo di sistemi sempre più avanzati, interconnessi e rapidamente programmabili.
Una delle tecnologie abilitanti di Industria 4.0: “advanced manufacturing solutions”, si fonda in particolare sul concetto di collaborazione uomo-macchina. I sistemi robotici di Industria 4.0 non sono necessariamente confinati all’interno di barriere protettive, ma possono collaborare in sicurezza con un operatore per l’esecuzione di compiti condivisi. Questa nuova modalità di utilizzo richiede a sua volta una nuova tipologia di robot, chiamata robot collaborativo o cobot, che si caratterizza, tra le altre cose, per le sue spiccate caratteristiche di sicurezza. Queste due tipologie di robot, quella industriale e quella collaborativa, si stanno sempre più avvicinando. Sono in grado, entrambe, di prestazioni elevate e di condividere in sicurezza il proprio spazio di lavoro con l’essere umano. Questa possibilità, fino ad oggi inesplorata, rappresenta un elemento chiave per la realizzazione di un nuovo paradigma costruttivo in grado di operare sia in modalità collaborativa che industriale, per una maggiore versatilità e nuove possibilità applicative rispetto ai paradigmi esistenti.