Formazione e reti di impresa nel futuro degli stampisti

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Da un’intervista recentemente rilasciata dalla neoeletta presidente di Ucisap, Cristina De Rosso di http://www.dioma.it/, alla rivista Stampi-progettazione e costruzione edita da Tecniche Nuove, estrapoliamo un passaggio dedicato allo stato di salute del settore degli stampi e alle possibile strategie per proiettarsi con successo in un futuro di respiro internazionale e quindi pieno di prospettive ma anche di complessità.

Secondo Cristina De Rosso, primo presidente donna nella storia di UCISAP, più spazio ai giovani, formazione professionale, promozione e sostegno alle reti d’impresa sono le leve della ripresa e della crescita del settore.

“Il nostro settore sta attraversando un momento difficile, caratterizzato da una concorrenza spietata e dall’offerta di prodotti a costi troppo bassi, anche in Italia – ha spiegato. – Il Made in Italy ha però la sua forza nella qualità estrema dell’offerta, nella precisione e nell’affidabilità degli stampi, caratteristichericonosciute anche all’estero. Per questo, dobbiamo iniziare a puntare in modo più efficace al mercato internazionale, creando sinergie tra le nostre aziende, per far sì che anche le più piccole si trasformino in realtà capaci di collaborare con grandi gruppi e di attrarre clienti nuovi. La rete d’impresa è senza dubbio la soluzione più interessante: i nostri stampisti sono PMI che spesso non hanno la forza per guardare ai paesi esteri, la cooperazione invece crea nuove opportunità e una risposta più efficace alla domanda del mercato.”

Centrale nella visione della Presidente, la formazione. “Non da ultima, di nuovo, la formazione: apprendere nuove competenze e avere il coraggio di innovare è la strada migliore per restare competitivi in un momento storico caratterizzato da grande incertezza e instabilità – ha concluso. – Affrontare le nuove sfide che l’Industria 4.0 ci pone, cogliendone le occasioni di rinnovamento, ci permette di abbandonare la dimensione artigiana per crescere, razionalizzare i processi di lavoro, standardizzarne le fasi operative e rendere il nostro lavoro meno costoso, più semplice e redditizio.”

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