La qualità è un lungo viaggio…

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La qualità è un lungo viaggio, non una destinazione, più si ottengono risultati, più occorrono miglioramenti (A. Parasuraman).

Le riflessioni di A. Parasuraman, docente di marketing alla University of Miami – School of Business, e padre del modello noto come SERVQUAL, lasciano intendere come la qualità sia un concetto in continuo divenire, che segue l’evolversi della tecnologia e delle richieste del mercato. Mai come oggi, l’industria manifatturiera sta ampiamente beneficiando delle innovazioni tecnologiche, che offrono un’ampia scelta sia in termini di materiali che di processi produttivi, per arrivare alla realizzazione di manufatti geometricamente complessi e con standard qualitativi elevati, con una produzione che va dal singolo pezzo alla grande serie. Dunque, taglia variabile, dal molto piccolo al molto grande, con costi di produzione contenuti, ma di qualità. Il problema che si pone è quello di controllare la bontà del manufatto, in maniera più semplice possibile, ma con rigore, in ogni situazione richiesta, anche la più complessa.

Naturalmente c’è dell’altro: a complicare la situazione c’è la contrazione dei tempi di consegna e, di conseguenza, di quelli di produzione, lasciando pochissimo spazio a scarti o rilavorazioni che, possibilmente, andrebbero ridotti a zero. E allora? Allora occorrono organizzazione e competenza.

In questo scenario riveste un ruolo fondamentale il monitoraggio costante della produzione, sfruttando quella che ormai è nota come metrologia d’officina, cioè la misura e il controllo delle dimensioni dei pezzi lavorati e le rispondenze geometriche alle specifiche di progetto, con la possibilità di “correre ai ripari” immediatamente, nel caso il processo si discosti dalle attese. Va da sé che, se dalla produzione usciranno solo pezzi conformi, la qualità sarà assicurata.

La qualità assicurata e il controllo

Non è detto che sia ovvio, ma l’assicurazione di qualità deve essere intesa, e rappresenta, il risultato dell’insieme degli sforzi fatti dall’azienda manifatturiera, con l’obiettivo di garantire che le caratteristiche del proprio prodotto siano conformi ai requisiti stabiliti dal progetto e dalle normative. Volendo “assicurare” la qualità del prodotto, questa non può essere garantita solo controllando il prodotto finale, ma va invece “costruita nel prodotto“, come sottolineato da S. Kalpakjian e S. R. Schimd, analizzando nel dettaglio ogni fase, dallo sviluppo alla produzione, in modo da ottenere un prodotto finito che risponda alla qualità richiesta. Alla assicurazione di qualità può seguire la garanzia di qualità, che, oltre ad indicare la “bontà” del componente, ha anche un risvolto penale. Assicurare una qualità comporta eseguire opportuni controlli, cui si riferiscono le varie tecniche di verifica, e il cuore è la metrologia.

 

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