Plasma e laser aprono la strada a internazionalizzazione, innovazione e sostenibilità

Simone Franza

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300 mila tonnellate di acciaio lavorate all’anno, un fatturato in costante crescita nonostante i periodi di crisi e ottime prospettive per il futuro. Tutto questo per Manni Sipre sarebbe impossibile senza un percorso continuo di investimenti che ha recentemente coinvolto anche il reparto di taglio dello stabilimento di Mozzecane (VR) e per il quale l’azienda si è affidata a Tecoi, acquisendo un imponente impianto plasma e introducendo, per la prima volta, la tecnologia laser.

Player affermato nel mondo della lavorazione di travi e tubi, e vecchia conoscenza delle pagine di Lamiera, Manni Sipre vanta grande esperienza anche nel mondo delle lavorazioni di prodotti piani. Dallo stabilimento di Mozzecane, cuore pulsante del Gruppo Manni per la lavorazione lamiere e profilati vari, ogni giorno escono oltre 40 camion carichi di materiale che trova applicazione nei più vari settori, dall’edilizia alla cantieristica passando per la meccanica e l’impiantistica.

«Sebbene il settore lamiera sia il secondo nato nella storia del Gruppo seguendo la lavorazione di travi, tubi e profilati – dichiara Massimo Fabbri, amministratore delegato del gruppo Manni Sipre – siamo molto soddisfatti delle sue performance che stanno segnando numeri da record anche nella ripresa post-pandemia». D’altronde, Manni Sipre non ha mai smesso di investire e ora l’azienda sta raccogliendo i frutti. «Sono tre i cardini che guidano il percorso di crescita del nostro gruppo – prosegue Fabbri – e sono: internazionalizzazione, innovazione e sostenibilità. Così anche quando si è trattato di dover rivedere il parco macchine, abbiamo dovuto trovare un partner che sposasse questi tre concetti.

E la scelta è ricaduta su Tecoi». Scendendo nel dettaglio, l’esigenza di Manni Sipre era rinnovare le tecnologie di taglio plasma, una lavorazione che coinvolge circa il 70% della produzione. Un dato in virtù del quale la scelta della corretta tecnologia era oltremodo strategica. «La nostra necessità non era semplicemente quella di sostituire macchine con altre macchine – prosegue Fabbri – volevamo tecnologie che sposassero il nostro approccio innovativo, orientato all’efficienza e alla produttività e guidato dai dati. Con Tecoi abbiamo incontrato il giusto partner: ci siamo così dotati di un nuovo impianto di taglio plasma e, per la prima volta nella storia dello stabilimento di Mozzecane, abbiamo introdotto il taglio laser».

Il gigante intelligente

«Gli impianti plasma di cui eravamo dotati – racconta Luca Faccioli, production manager in Manni Sipre – erano macchine tarate per i requisiti produttivi di 15 anni fa, tempo nel quale le acquistammo. Da allora a oggi i requisiti sono cambiati ed era quindi necessario un cambio di passo». L’azienda aveva precedentemente in dotazione banchi di 6 metri di larghezza per andare a sfruttare il taglio simultaneo su due lamiere. Questo permetteva di essere competitivi su una produzione caratterizzata da alti volumi di nesting relativamente semplici. «Abbiamo così acquistato da Tecoi un impianto che ci permettesse di massimizzare efficienza e flessibilità – prosegue Faccioli – permettendoci di aumentare la costanza di taglio indipendentemente dalla simmetria del nesting, altrimenti necessaria per le lavorazioni su doppio portale affiancato».

manni sipre
L’impianto Teknos misura 3100 x 56 metri di lunghezza utile, ed è suddiviso in tre portali che possono lavorare in modo contemporaneo

L’impianto acquistato da Manni Sipre è un Teknos 3100 x 56 metri di lunghezza utile, suddiviso in tre portali che possono lavorare in modo contemporaneo sulla stessa lamiera od ognuno per sé. Il sistema monta sorgenti Hypertherm XPR 300 che forniscono ottime performance di taglio con funzione gas pressure automatica; vengono utilizzate torce bevel che permettono sia tagli verticali sia lavorazioni inclinate per far fronte alla sempre maggior richiesta del mercato di cianfrini e smussi (lavorazioni che prima dovevano essere eseguita da Manni Sipre fuori linea). La struttura coperta dei tre portali garantisce inoltre la totale assenza di rumori e di bagliori.

Manni sipre
L’interno di uno dei portali, con la testa bevel. Grazie a una struttura totalmente coperta, e alla presenza di una cappa di gestione dei fumi, le lavorazioni in impianto risultano estremamente silenziose e sicure, a totale vantaggio della qualità del lavoro degli operatori

Caratteristica saliente dell’impianto è il sistema di gestione SOLOMON sviluppato direttamente da TECOI, grazie al quale l’operatore carica la lamiera e richiama il nesting. Il sistema ripartisce in autonomia il lavoro tra i tre portali impostando i punti di partenza ed eventuali aree dove i portali devono supportarsi al fine di ottimizzare i tempi di lavorazione. «L’impianto è veramente imponente – sottolinea Faccioli – quello che ci ha positivamente stupito è come un gigante del genere sia di facilissima gestione. Grazie infatti al sistema SOLOMON l’intera linea è gestita da un singolo operatore e da un carropontista nel più completo silenzio. I classici ambienti di carpenteria pesante, con i sibili del plasma e i bagliori, sono ormai un lontano ricordo e anche la qualità di taglio è notevolmente migliorata».

Una new entry in Manni Sipre

L’incontro con Tecoi ha permesso a Manni Sipre di approcciare anche il mondo del taglio laser, lavorazione non tipica per un centro servizi abituato a lavorare grandi volumi di lamiere sabbiate o lamiere da treno e fino ad allora affidata dal gruppo a una consolidata rete di partner esterni. «L’approccio con la tecnologia laser per noi è stato un vero cambiamento – dichiara Faccioli –, prima lo offrivamo solo tramite partner esterni che, per quanto fossero efficienti, comportavano sempre un ulteriore step che andava necessariamente a influire sul lead time.

Ora, grazie a Tecoi, ci siamo resi conto che è tutta un’altra cosa. La macchina installata ci offre grande flessibilità e customizzazioni: tagliamo una grande varietà di materiali come lamiera da treno, lamiera sabbiata, lamiera da coil, in spessori da 1 a 15-20 mm».

La macchina in questione è un LS 6030 CF con area utile di 3100×6050 mm, utilizza una doppia testa di taglio con tecnologia twin disk e installa un risonatore Trumpf da 6 kW; la macchina è dotata di cambio pallet automatico e cabina fissa. La LS 6030 CF per il controllo della doppia testa utilizza la tecnologia DFP proprietaria Tecoi: ogni testa è collegata alla sorgente da una doppia fibra permettendo così di variare la potenza emessa; questo consente uno sfondamento molto rapido tanto su lamiere sottili quanto su spessori elevati.

Manni Sipre
Manni Sipre si è dotata anche del primo impianto laser, un LS 6030 CF di Tecoi con area utile di lavoro da 3100×6050 mm, con doppia testa di taglio e tecnologia Twin Disk da 6 kW

La macchina è inoltre in grado di utilizzare entrambe le teste o solamente una a seconda della lavorazione da effettuare e dalla potenza richiesta; è così in grado di tagliare 15 mm utilizzandole entrambe o 20 mm concentrando tutta la potenza del risonatore in un’unica testa. «Il laser, operativo a pieno regime da giugno, è stato per noi una tecnologia fondamentale – continua Faccioli –, infatti, per la nostra realtà e per le nostre lavorazioni la possibilità di inserire un laser e di utilizzarlo al pieno delle sue potenzialità su tutte le tipologie di lamiera – comprese lamiere da treno e lamiera sabbiata – permette di soddisfare tutti i clienti, dalle costruzioni alla meccanica, senza dover ricorrere a società esterne. Con il laser siamo così stati in grado di riportare dentro commesse che davamo in outsourcing cambiando il modello di business orientandoci alle soluzioni chiavi in mano».

Macchine integrate in uno stabilimento Lean…

Come accennato, non era nelle intenzioni di Manni Sipre sostituire semplicemente macchine con altre macchine.

La mission era integrare tecnologie al passo coi tempi in un sistema produttivo incentrato sull’efficienza. «Manni Sipre sta diventano sempre più lean – spiega Faccioli – e gli impianti Tecoi ci stanno accompagnando in questo percorso di miglioramento. Uno degli obiettivi più importanti che ci siamo prefissati è inerente al concetto del “just in time”. Avere magazzini dedicati a bordo di impianti con queste potenzialità ci consente di produrre quello che serve, quando serve, velocemente. I vecchi impianti si sposavano con le vecchie concezioni; alimentare i due plasma con lamiere in parallelo era complesso, serviva sì ad aumentare la produttività interna ma a scapito delle esigenze del cliente in termini di velocità di consegna. Grazie alla nuova gestione, resa possibile anche dalla tecnologica Tecoi, per Manni Sipre il cliente è il centro».

L’adattamento in ottica lean non coinvolge solo la presenza di magazzini buffer a bordo impianto ma ha comportato un secondo step in quel processo di revisione del layout che era già in essere al momento dell’introduzione di una linea di taglio di 60 metri e di una tecnologia completamente nuova in azienda. Racconta a tal proposito Luca Faccioli: «Avevamo robot di marcatura a inchiostro per operare marcatura pre-taglio sulle lamiere. Nella prima revisione questo robot era adiacente al nuovo plasma Tecoi ma, vista la velocità di taglio, il robot rischiava di diventare il collo di bottiglia del processo; stiamo quindi implementando i portali del Teknos con un marcatore per ogni portale in modo da essere svincolati dalla movimentazione delle lamiere dal robot ai banchi di taglio. Movimentazione che, vista la dimensione delle lamiere, per noi ha un grande impatto. Così facendo, con i Marcatori integrati nel portale, elimineremo tre passaggi. Ciò ci permetterà inoltre di delegare il vecchio robot ad altre applicazioni che abbiamo già in cantiere liberando così preziosi metri quadri nel reparto di taglio plasma». Anche l’introduzione del laser, in quanto tecnologia nuova, ha comportato importanti cambiamenti nel nuovo layout con la creazione di un magazzino buffer a bordo impianto nel quale è stoccata una scorta delle lamiere più frequentemente impiegate.

… e 4.0

L’adozione delle macchine Tecoi ha supportato anche il processo di Industria 4.0 che in Manni Sipre era già in essere da anni. Dichiara Faccioli: «Abbiamo cambiato i flussi produttivi interni partendo dall’ufficio e arrivando al prodotto finito passando dagli impianti. Tecoi ci ha dato la spinta per velocizzare questo cambiamento».

Basti pensare ad esempio alla raccolta, e soprattutto all’analisi, dei dati al fine di andare ad attuare interventi di manutenzione preventiva e predittiva. Altro spunto di miglioramento permesso dall’integrazione 4.0 è l’analisi dei fermi macchina che – sempre più raramente – si possono registrare, talvolta anche a causa dell’operatore con l’obiettivo di andare a eliminare i tempi morti. «Queste macchine – conclude Faccioli – sono dei libri aperti che stiamo iniziando a capire al fine di ottimizzare sprechi di tempo, consumabili e manutenzioni». Questo processo in Manni Sipre è dettato da una precisa strategia che si evolve anche attraverso innovazioni in ambito di risorse umane con l’introduzione in azienda di nuove figure quali i data analyst.

Verso un’offerta sempre più verticale

Riguardo al futuro impiego delle nuove tecnologie Tecoi viene difficile parlare di un progetto particolare in quanto Manni Sipre è al servizio di moltissime realtà, ognuna coi propri progetti e i propri trend di sviluppo. «Tendenzialmente – dichiara Massimo Fabbri – possiamo dire che stiamo virando verso un servizio dedicato alla meccanica e all’impiantistica e sempre meno al mondo delle costruzioni. In questo contesto le macchine si devono specializzare su lotti piccoli e su pezzi piccoli e per questo la scelta di Tecoi è stata lungimirante».

Una scelta volta a espandere l’offerta del gruppo anche verticalmente spingendo la proprietà a considerare anche la creazione di un reparto di montaggio che assembli almeno una parte del tagliato che l’azienda realizza. Un progetto questo guidato anche da fiducia nella ripresa economica. Conclude a tal proposito Massimo Fabbri: «le aspettative per l’anno a venire sono buone, ci attendiamo infatti una stabilizzazione dei volumi su questo standard. Permane la questione instabilità delle materie prime e l’attuale situazione finanziaria cinese che potrebbe avere ripercussioni sul panorama italiano per via di un maggiore afflusso di acciaio sul mercato italiano. Tutto sommato i fondamentali economici europei e italiani sono buoni quindi restiamo fiduciosi che in questo contesto Manni Sipre saprà giocare la sua partita da protagonista con il supporto di partner di primo livello quali Tecoi».

di Simone Franza

 

UN ALLEATO PER DECISIONI “SALOMONICHE”
L’ ing. Marinelli, responsabile engineering di Tecoi, presenta SOLOMON, il sistema di gestione intelligente dei portali di taglio plasma che ha permesso a Tecoi di ottenere il riconoscimento come miglior reparto di ingegneria spagnola. «L’idea di creare un sistema collaborativo di gestione intelligente della lavorazione nasce da una riflessione sulle attuali condizioni di mercato: dal lato dell’offerta di lavoro si assiste a una carenza di personale altamente specializzato, da quello della domanda è invece richiesta una produttività sempre maggiore e tempi di consegna sempre più stringenti.

SOLOMON è il sistema di gestione intelligente che suddivide in automatico il lavoro tra i vari portali
di taglio plasma ottimizzando produttività e tempi di lavorazione

La soluzione che abbiamo sviluppato permette così, semplificando il ruolo e il lavoro dell’operatore, di garantire la maggior produttività possibile dell’impianto. Il concetto alla base di SOLOMON è collaborazione: in primis con l’operatore, al quale il sistema semplifica l’operato, in secondo luogo tra i vari sistemi che compongono l’impianto. Il funzionamento del sistema è semplice: una volta che la lamiera è caricata sul banco di lavoro l’operatore richiama il nesting dall’ufficio tecnico. Da quel momento SOLOMON suddivide in automatico il lavoro tra i vari portali di taglio ottimizzando la produttività. Abbiamo calcolato che così facendo si ottiene un risparmio fino al 40% dei tempi di lavorazione rispetto ai sistemi tradizionali. Altro impiego di SOLOMON è l’analisi dei dati di processo al fine di ottimizzare le performance e pianificare interventi di manutenzione preventiva. Insomma, un prezioso alleato per prendere decisioni salomoniche».

 

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