In assenza di visione: perchè non si deve navigare a vista

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Riflessioni intorno al perché sia sempre necessario sviluppare una visione aziendale fondata sui valori del marchio.

Siete tra quelli che iniziano o tra quelli che finiscono? Le ricerche ci informano che il 75% delle persone che si prefiggono un obiettivo non lo raggiungono, questo significa che 3 su 4 falliscono. Con questa affermazione non ho intenzione di demotivare nessuno; anzi voglio accrescere la consapevolezza rispetto a ciò che serve per chiudere un progetto o raggiungere un obiettivo di business.

Molto spesso incontro imprenditori e manager che abbandonano ambiziosi progetti per mancanza di obiettivi chiari, strategia o risorse, siano esse persone, competenze, tempo e denaro. Certo, il contesto lavorativo attuale potrebbe essere un deterrente in taluni casi, ma è pur vero che nel momento in cui scrivo si registra un aumento dell’export di circa l’1,9% (fonte: Istat) e tutte le aziende con le quali ho il piacere di collaborare (stampisti o stampatori) stanno andando a gonfie vele.

Che succede quindi? Perché molti interessanti progetti di espansione vengono interrotti, lasciati a metà e di conseguenza non completati?

La causa, come scritto poco sopra, è da imputare alla mancanza di obiettivi ben definiti, strategia e risorse. In tre sole parole: assenza di visione.

Per un’officina, un imprenditore e tutti i suoi stakeholder la visione è il faro nella notte, l’assenza di luce fa brancolare nel buio e, nell’oscurità, si incappa, spesso, in brutte sorprese.

Lasciando da parte discorsi troppi filosofici voglio, però concentrarmi, su cosa significa avere una visione e come la si può costruire.

Avere una visione

Per farlo dobbiamo prima fare un passo indietro e parlare di consapevolezza e lo facciamo partendo dalla definizione del termine data da Wikipedia: Con il termine ‘consapevolezza’ si intende la percezione e la reazione cognitiva di un animale al verificarsi di una certa condizione o di un evento. La consapevolezza non implica necessariamente la comprensione”.

Un buon imprenditore o leader dovrebbe essere consapevole dei propri punti di forza, dei punti di miglioramento e ancora prima dei valori che guidano la sua vita, la sua impresa. Per poter pianificare una crescita sostenibile per sé e per la propria azienda è fondamentale che ogni imprenditore lavori su questi aspetti: non si arriva a degli obiettivi di business senza aver prima attraversato il campo dei valori.

Cosa sono i valori?

I valori sono le cose che ogni persona ritiene importanti nel modo in cui vive e lavora. I valori dovrebbero determinare le priorità e, in fondo sono probabilmente le misure che usiamo per capire se la nostra vita sta andando come desideriamo. Quando le cose che facciamo e il modo in cui ci comportiamo corrispondono ai nostri valori, si è soddisfatti e contenti. Al contrario quando questi non si allineano con i nostri valori personali, è allora che le cose sembrano sbagliate e ciò può essere fonte di insoddisfazione
e frustrazione.

Identificare e comprendere i propri valori è un esercizio impegnativo e importante. I valori personali sono una parte centrale di chi sei e di chi vuoi essere. Diventando più consapevoli di questi importanti fattori è possibile usarli come guida per prendere decisioni migliori, più sostenibili e più ecologiche rispetto a se stessi, in ogni situazione.

Alcune delle decisioni importanti e strategiche in azienda sono difficili da prendere proprio perché più opzioni sembrano ragionevoli: è proprio in questi casi che è utile e confortante fare affidamento sui propri valori e usarli come una forte forza guida per indirizzarci nella giusta direzione.

Fare un bilancio è una buona cosa

Per prima cosa, quindi, considerato che siamo a fine anno ed è tempo di bilanci e definizione di nuovi obiettivi, rispondiamo ad alcune domande:

– Quali sono stati i momenti del 2021 in cui ci si è sentiti maggiormente felici e soddisfatti?
– Quali sono stati i momenti in cui ci si è sentiti più orgogliosi di se e della propria impresa?
– In che modo queste esperienze hanno dato valore al vostro anno lavorativo?

E’ possibile traslare questo tipo di attività anche all’ambito privato e, magari, condividere l’esercizio con i propri collaboratori o famigliari: la nostra cultura profondamente individualista ci porta a credere che questi aspetti siano futili e non corrispondono all’immagine che molti hanno dell’imprenditore e dell’impresa: inutile dire che se tutto ciò è profondamente sbagliato e se non cambiamo il modo di pensare, il mindset con cui approcciamo la vita e il lavoro, nulla potrà cambiare.

E’ solo dopo aver esplorato i valori dell’imprenditore e dell’impresa che è possibile passare allo step successivo e costruire quindi la vision, il faro nella notte.

E’ ormai risaputo che sia molto difficile trovare le giuste persone per il proprio team, il mercato del lavoro è molto strutturato e drogato sotto vari punti di vista: avere una vision chiara, ben definita e coinvolgente è ciò che rende la propria azienda più attrattiva non solo verso i clienti, italiani es esteri, ma anche nei confronti dei collaboratori che stiamo cercando e di quelli che non vogliamo perdere.

E’ proprio nel momento in cui ogni dipendente comprende l’attività dell’azienda per cui lavora, si sente parte e sente di apportare valore col proprio contributo che l’engagment, l’ingaggio aumenta, i numeri parlano chiaro: su 10 aziende in cui ho personalmente concluso attività di team coaching, 9 hanno riscontrato maggiore attenzione ai compiti, un’accresciuta responsabilità condivisa, maggiore produttività e quindi redditività. La decima ha interrotto i lavori perché l’imprenditore, grazie al lavoro su valori e vision, ha compreso che quello fosse il momento di cedere la propria attività non più in linea con lil proprio progetto di vita, raggiungendo un successo ancora più grande.

Le persone possono essere genuinamente ispirate se la loro organizzazione ha una visione avvincente e una missione chiara e meritevole; e questi concetti possono essere espressi con forza in dichiarazioni di mission e vision ben congegnate. E’ solo in un secondo momento che entrano in campo gli obiettivi che altro non sono che gli step intermedi che permettono la realizzazione della vision aziendale.

Chiudere l’anno facendo il bilancio del 2021 è sicuramente una buona cosa ma, prima di passare alla definizione di budget, spesso inventati sul momento, imposti a commerciali che non hanno il polso del mercato o, anche se lo hanno, non hanno competenze di budgeting, non è sicuramente nè motivante nè edificante per l’impresa.

Troppo spesso ho visto imprese arrancare nel raggiungimento di obiettivi impossibili, mal formati, non misurabili e demotivanti, per questo oggi voglio offrire a voi lettori di Stampi una riflessione più ampia e profonda: partire dai valori.

– Cosa guida le vostre scelte?
– Che mondo immaginate per i vostri figli?
– Che impresa volete costruire?

I numeri sono la conseguenza ragionata e sostenibile di un ragionamento più profondo che va affrontato per poter pianificare, edificare, far germogliare e far navigare la propria azienda verso il faro che illumina il cammino.

di Lucilla Rizzini (Intercultural Coach | Team Business Coach & Trainer | Export & Marketing Coach | Pluriennale esperienza in aziende di costruzione stampi, stampaggio iniezione e pressofusione)

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