Quando si parla del processo di rettifica bisogna sempre fare riferimento a un sistema complesso con numerosi input che generano diversi output.
Le lavorazioni di rettifica rientrano nella categoria delle lavorazioni per asportazione di truciolo attraverso lâutilizzo di abrasivi. Alcuni ritengono queste lavorazioni non convenzionali, a causa della tipologia dellâutensile: la rettifica, infatti, è una classica lavorazione che utilizza abrasivi legati sotto forma di mole, cioè un âimpastoâ di grani abrasivi e leganti di varia natura. Le operazioni di rettifica sono eseguite al termine del ciclo produttivo, anche dopo eventuali trattamenti termici e pertanto è fondamentale che lâutensile abbia taglienti molto duri e resistenti allâusura: le superfici da lavorare possono aver subito trattamenti che conferiscono durezza, quali tempra, cementazione o nitrurazione, e si può rendere necessaria lâasportazione di materiale ossidato. Ă quindi evidente come durezza del tagliente, cioè del grano, e resistenza allâusura siano caratteristiche fondamentali e imprescindibili, con unâinfluenza diretta sia sulla qualitĂ della superficie che sullâeconomia di processo.
Le correlazioni
Per definire un processo di rettifica occorre stabilire la miglior correlazione fra dimensione del truciolo, forze in gioco, energia richiesta, gradienti di temperatura, tensioni residue e gli effetti negativi che possono compromettere lâaccuratezza della lavorazione.
Lo stato di usura della mola è valutato secondo il rapporto di rettifica G:
G = volume di materiale asportato / volume di usura della mola
Lo stato di usura è fondamentale poichĂŠ ha un’influenza diretta sulla qualitĂ della superficie e la sua integritĂ . La gamma di processi disponibili è molto ampia differenziandosi sostanzialmente per il tipo di superficie da lavorare e per il volume di materiale da asportare, ma, in ogni caso, sono fondamentali la scelta adeguata dellâabrasivo, dei parametri di taglio e del lubrorefrigerante: un errore può compromettere lâaccuratezza ma anche un danneggiamento superficiale, con presenza di bruciature, cricche, tensioni residue. Una non corretta selezione dei parametri di rettifica, o una manutenzione non adeguata, possono portare allâinsorgere di vibrazioni, anche significative, con tutti i danni che possono conseguirne.