Batteri “lavoratori” in grado di produrre cartongesso ecologico

Condividi

Si chiama Breathaboard ed è l’innovativo cartongesso ecologico sviluppato dalla startup Adaptavate. Realizzato a partire da scarti vegetali, il materiale è completamente atossico e compostabile, pur senza perdere le prestazioni tecniche. Più leggero del cartongesso tradizionale, offre un migliore isolamento termico e acustico e non teme il fuoco. Può un simile prodotto divenire ancora più verde? È quello che sperano di dimostrare un gruppo di scienziati della dell’Università di Bath, in Gran Bretagna. Qui, i microbiologi del Dipartimento di Biologia e Biochimica ed esperti del Dipartimento di Architettura e Ingegneria Civile hanno ricevuto un finanziamento dal National Biofilms Innovation Center, per un progetto pilota di 6 mesi. Obiettivo: ottimizzare le proprietà cartongesso ecologico utilizzando la speciale tecnologia di costruzione basata sui batteri. Si tratta di un progetto davvero entusiasmante: sfruttare le capacità naturali di formazione di biofilm batterici come una sorta di colla che contribuisca a migliorare le proprietà dei materiali da costruzione biodegradabili. I biofilm si formano quando i batteri si uniscono per rivestire una superficie, invece di formare grumi ordinati a forma di punto su una capsula di Petri.

Verso un’edilizia sempre più green

Il gesso è il terzo materiale da costruzione più utilizzato e rappresenta il 3% delle emissioni di carbonio del Regno Unito. È estratto o prodotto dai rifiuti delle centrali elettriche a carbone e sta diventando sempre più costoso da produrre. Essendo a base di solfato di calcio, inoltre, deve essere smaltito con cura per non danneggiare l’ambiente. Breathaboard costituisce un’alternativa sostenibile a basse emissioni di carbonio e potrebbe fare davvero la differenza per le emissioni del settore edile.

Articoli correlati