Riecco, in Toscana, l’avviso per il “Finanziamento a fondo perduto per progetti in collaborazione tra organismi di ricerca e MPMI per l’applicazione di 5G e tecnologie innovative attraverso l’attivazione di assegni di ricerca”.
In particolare la Regione, nell’ambito del nuovo Piano Sviluppo e Coesione – FSC, promuove un bando rivolto agli Organismi di ricerca toscani per la realizzazione di progetti per l’applicazione di 5G e tecnologie innovative nel settore manifatturiero attraverso l’attivazione di assegni di ricerca.
Possono presentare domanda le Università statali pubbliche, gli Istituti di istruzione universitaria ad ordinamento speciale e gli Enti di ricerca pubblici, aventi sede legale od operativa in Toscana.
Importanti ricadute sul territorio
Ma il progetto presenta importanti ricadute anche sul tessuto imprenditoriale, e il
perché è presto detto.
I progetti presentati dovranno essere realizzati in collaborazione tra organismi di ricerca e micro, piccole e medie imprese del settore manifatturiero e coniugare le competenze del sistema di ricerca pubblico con le esigenze di innovazione del sistema produttivo, sostenendo la sperimentazione e l’attuazione di soluzioni funzionali ai processi di trasformazione digitale.
Ambiti applicativi
Gli ambiti applicativi e tecnologici a cui dovranno essere riconducibili i progetti di ricerca presentati sono 5G, Data Analytics e Intelligenza artificiale, Blockchain.
I progetti finanziati prevedono l’attivazione di assegni di ricerca, che saranno rivolti a giovani laureati (laurea magistrale o vecchio ordinamento) fino a 36 anni non compiuti e avranno una durata di 12 mesi per un importo annuo di 28.000 euro.
Scadenza: ore 17 del 31 marzo 2022.
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A cura di Simone Finotti