Il settore automotive è tradizionalmente orientato a volumi produttivi medio-alti. Le linee produttive risultano infatti particolarmente sviluppate al fine di offrire automobili a prezzi accessibili per il grande pubblico. Per queste ragioni il settore automotive, rispetto ad altri settori a più alto valore aggiunto (ad esempio l’aerospazio e il biomedicale), presenta un utilizzo delle tecnologie additive ancora limitato. Questa situazione, secondo diversi analisti è destinata a cambiare radicalmente e rapidamente nel giro dei prossimi anni. Il recente sviluppo di tecnologie e materiali per la stampa 3D spinge inevitabilmente verso l’estensione delle applicazioni.
Ad oggi, diversi produttori del settore hanno già disponibili le tecnologie additive all’interno dei loro stabilimenti. L’utilizzo principale è quello di prototipazione e creazione di utensili specifici per la linea di produzione. Spesso infatti la stampa 3D è l’unica soluzione per accelerare le fasi di design e sviluppo del prodotto. In questo modo è infatti possibile creare diverse iterazioni e ottimizzazioni a costi contenuti.
L’innovazione nelle linee produttive nel settore automotive
Ultimamente però si sta evidenziando anche un’altra tendenza: l’utilizzo di tecnologie additive per creare componenti destinati all’utente finale. Le moderne tecnologie permettono ora di produrre volumi più significativi, così da offrire un’innovazione vera e propria nelle linee produttive. I vantaggi offerti dalla stampa 3D sono:
- riduzione del peso (e quindi dei consumi);
- libertà nel design;
- possibilità di personalizzazione.
L’introduzione di queste nuove tecnologie permette di innovare radicalmente la supply chain accorciandola e semplificandola notevolmente. La trasformazione appare inoltre inevitabile a causa dell’ormai imminente elettrificazione. Diverse opportunità a livello produttivo sono destinate ad emergere nel prossimo futuro innovando questo settore.