Blockchain per supermagneti sostenibili

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La tecnologia blockchain per assicurare la sostenibilità delle materie prime critiche. Iniziando dalle terre rare con cui si producono i supermagneti industriali indispensabili per le auto elettriche. Entro 3 anni l’Ue dovrebbe mettere in piedi un meccanismo in grado di assicurare che la transizione ecologica non abbia zone d’ombra nelle catene di fornitura delle rare earth. Un passo avanti concreto, in linea con il piano d’azione europeo sui critical raw materials presentato a settembre 2020.

L’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare a breve, ma, secondo indiscrezioni raccolte dall’agenzia Reuters, il meccanismo si chiamerà Circular System for Assessing Rare Earth Sustainability (CSyARES) e sarà finanziato attraverso il consorzio paneuropeo
EIT Raw Materials. Sarebbero 5 i soggetti coinvolti: la Rare Earth Industry Association (REIA), la società olandese di tracciamento della filiera Cirularise, la tedesca BEC, la danese Grundfos e la londinese Minviro.

Verso una supply chain più green

L’utilizzo di tecnologie blockchain permette di rafforzare le garanzie di sostenibilità sull’estrazione e la produzione di terre rare. La blockchain, infatti, assicura la massima trasparenza e tracciabilità in tutti i passaggi della catena di fornitura. In pratica è come assegnare a una partita di terre rare una specie di passaporto digitale che l’accompagna attraverso i vari passaggi, dall’estrazione al fine vita. Una modalità radicalmente diversa da quella attuale, che si basa su semplici certificati che possono venire facilmente contraffatti inquinando così la supply chain.

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